Parte dal Senato l’esame della norma sui Rave. E mercoledì 9 si eleggono i presidenti delle commissioni

Una seduta breve quella di oggi, 3 novembre, in cui la vicepresidente di Palazzo Madama, Mariolina Castellone, ha dettato la tabella di marcia delle prossime settimane

Il primo decreto del governo Meloni, con le relative polemiche riguardanti i rave party e il reintegro dei medici no vax, è stato incardinato a Palazzo Madama. Spetterà ai senatori iniziare l’iter di conversione del provvedimento, da convertire in legge entro 60 giorni. Il decreto – intitolato Misure urgenti in materia di divieto di concessione dei benefici penitenziari nei confronti dei detenuti o internati che non collaborano con la giustizia, nonché in materia di entrata in vigore del decreto legislativo 10 ottobre 2022, n. 150, di obblighi di vaccinazione anti Covid e di prevenzione e contrasto dei raduni illegali -, arriva in Senato «nella forma approvata all’unanimità dal Consiglio dei ministri». A chiarirlo, fonti governative. Eventuali correzioni saranno oggetto di esame in commissione.


L’agenda di Palazzo Madama

Dalla riunione dei capigruppo al Senato del 3 novembre erano emersi altri dettagli sull’avvio della XIX legislatura, confermati dalla vicepresidente di Palazzo Madama, Mariolina Castellone. Passo fondamentale è la convocazione delle dieci commissioni del Senato: mercoledì 9 novembre, alle ore 10.30 e alle ore 12, sono previste le riunioni per eleggere i presidenti e gli uffici di presidenza di ognuna. «I gruppi entro la giornata di domani – 4 novembre – dovranno far pervenire alla presidenza le designazioni dei propri rappresentanti» per le commissioni permanenti, la Giunta delle elezioni e delle immunità parlamentari e il Comitato della legislazione. A ribadirlo, in un’Aula quasi deserta, la vicepresidente Castellone. Infine, in via del tutto informale, la capigruppo di oggi avrebbe già trovato una prima intesa sulla votazione della Nota di aggiornamento del documento di economia e finanza, la Nadef. Dopo l’approvazione in Consiglio dei ministri, i senatori dovrebbero votare la correzione della Nadef la mattina di giovedì 10 novembre. Una correzione che, ad ogni modo, non dovrebbe includere scostamenti di bilancio.


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