Terzo polo, Renzi annuncia la federazione tra Italia Viva e Azione. E su Conte: «Fa l’uomo di sinistra, ma era supporter di Trump»

L’ex presidente del Consiglio convoca l’assemblea del partito il 4 dicembre, «a sei anni esatti dal referendum» che lo vide sconfitto. Calenda conferma: «Chiudiamo l’accordo entro novembre»

L’aveva annunciato Carlo Calenda a metà ottobre, lo conferma Matteo Renzi oggi, 7 novembre, nella sua newsletter: Azione e Italia Viva si federeranno in un soggetto politico unico. «A tutti quelli che dicevano “con Azione litigherete prima di Natale”, rispondo dicendo che faremo la federazione prima di Natale. E per questo convocheremo la nostra Assemblea nazionale di Italia Viva domenica 4 dicembre 2022 a Milano». Quella di correre insieme alle elezioni dello scorso 25 settembre, dunque, non resterà un’esperienza legata alla formazione dei gruppi parlamentari. I due partiti centristi, riunitisi sotto il cappello del Terzo polo, vogliono provare a radicarsi sui territori: «Più ci dicono che siamo divisi, più dimostriamo che noi facciamo politica. Sta accadendo sulla vicenda Regionali sia in Lombardia che in Lazio – scrive Renzi -. È accaduto sul posizionamento politico internazionale dell’Italia, con la piazza di Milano. Accadrà sui temi della legge di bilancio». Il fondatore di Italia Viva ed ex presidente del Consiglio spiega anche perché ha scelto di indire l’assemblea proprio il 4 dicembre. «Perché saranno sei anni esatti dal referendum. E noi non proviamo vergogna per le battaglie che abbiamo fatto, anzi. Il titolo dell’assemblea sarà “Il Tempo è galantuomo” – e anticipa qualche contenuto del suo intervento -. Nella mia introduzione proporrò che l’assemblea voti la nascita della federazione e un percorso politico che porti Renew Europe a essere nel 2024 – anno in cui si rinnova l’europarlamento – un contenitore fondamentale per la sfida italiana in Europa e per il sogno europeista in Italia».


L’attacco a Conte e al Pd

Renzi, estendendo l’area delle sue dichiarazioni al campo del centrosinistra, critica Giuseppe Conte e il Partito democratico che «l’ha incoronato leader progressista». Il presidente del Movimento 5 stelle, dice, «è incredibile. Si presenta come pacifista ed è il premier che più ha aumentato la vendita di armi. Fa l’uomo di sinistra ed era il supporter di Trump. Parla di sbarchi ed è l’uomo che col decreto Salvini chiudeva i porti. Ma il problema non è lui. Il problema è chi lo ha incoronato leader progressista. Contenti loro, contenti tutti».


Calenda conferma e anticipa i tempi: «Chiudiamo l’accordo di federazione entro novembre»

A stretto giro, anche Calenda, nella sua newsletter, conferma l’intenzione di federarsi a Italia Viva: «Entro novembre chiuderemo l’accordo di federazione tra Azione e Italia Viva. C’è molto da fare. Questo governo ha iniziato malissimo. Confuso sulla politica economica, giustizialista sui provvedimenti anti rave, inumano nel modo di gestire gli immigrati salvati in mare, ammiccante nei confronti dei no vax. Noi siamo e rimarremo all’opposizione per costruire l’alternativa di cui l’Italia ha bisogno». Il frontman del Terzo polo, poi, non risparmia un attacco a Enrico Letta, il quale avrebbe «commesso un drammatico errore partecipando alla manifestazione di Roma. La sua legacy più importante, quella di aver tenuto una netta e coerente linea di politica estera, ne è uscita ammaccata e compromessa. Il cedimento alla cultura del “né con – né con” che dominava la piazza romana porta il Pd sempre più vicino al M5s di Conte, in una posizione di subalternità». Detto ciò, Calenda mostra apertura verso una discussione con il Pd per le Regionali, ribadendo però «la decisione di appoggiare Letizia Moratti in Lombardia e Alessio D’Amato nel Lazio, perché sono persone capaci che hanno gestito bene la campagna vaccinale».

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