Brasile, il Tribunale elettorale infligge al partito di Bolsonaro una multa di 4 milioni di euro e gli congela i conti correnti

I giudici hanno respinto il ricorso che mirava ad annullare l’esito delle elezioni

Il Tribunale superiore elettorale (Tse) del Brasile ha respinto un ricorso presentato dal Partito liberale (Pl) del presidente uscente Jair Bolsonaro che mirava ad annullare i voti espressi attraverso 279.000 urne elettroniche durante il ballottaggio del 30 ottobre scorso. Bolsonaro ha perso il confronto con Lula. Ma il presidente del tribunale Alexandre de Moraes ha anche inflitto al partito una multa pari a 22,9 milioni di reais, ovvero 4,1 milioni di euro. Congelando i conti di tutte le formazioni politiche della coalizione dell’ex presidente. Il Pl ha fatto sapere in una nota di aver già attivato il suo ufficio giuridico per presentare appello. Il partito aveva contestato davanti al Tse la vittoria di Lula, sostenendo che fosse impossibile qualsiasi forma di controllo delle 279 mila urne elettroniche usate per il ballottaggio. Nel ricorso si sosteneva che contando solo i voti espressi nelle urne verificabili Bolsonaro avrebbe ottenuto il 51% dei compensi.


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