Freddo intenso e buio pesto per lunghe ore: così hanno dovuto vivere per buona parte del weekend appena trascorso gli abitanti della città di Odessa, dopo gli attacchi dei droni kamikaze russi che hanno messo fuori uso il sistema di fornitura di energia elettrica. La riorganizzazione delle attività nella città è documentata in un video raccolto dall’agenzia Afp. Con le strade e interi palazzi immersi nell’oscurità, i residenti sono stati costretti a recarsi nei cosiddetti «punti di invincibilità», delle tende apposite dove è possibile ricaricare i telefoni e ripararsi dal freddo. Nella giornata di domenica, il governo ucraino ha poi assicurato il progressivo ripristino della corrente. Ma questa mattina la città portuale si è svegliata di nuovo con il suono delle sirene anti-aereo che hanno riecheggiato in diverse città del Paese. Per il dipartimento dei sistemi energetici della regione, che ha invitato i residenti a lasciare le zone rimaste senza corrente, potrebbero volerci due o tre mesi per ripristinare del tutto l’elettricità. «Se si ha l’opportunità di lasciare temporaneamente la città e le zone rimaste senza corrente, allora vale la pena farlo», ha sottolineato. Nel frattempo il governo ucraino ha dato istruzione al ministero dell’Energia di stabilire delle «chiare priorità» per la fornitura elettrica: la prima riguarda le infrastrutture critiche e gli ospedali, poi le imprese del complesso militare e industriale e la terza priorità è legata al ripristino della fornitura elettrica nelle fabbriche che producono beni di importanza critica. Il premier ucraino Denys Shmyhal ha, inoltre, fatto un bilancio dei danni subiti dalle centrali termiche e idroelettriche del Paese dopo «l’ondata di attacchi missilistici russi»: «Il 40% delle strutture di rete ad alta tensione – sottolinea su Facebook – è danneggiato in varia misura. Ognuno di noi deve rendersi conto che affronteremo questo inverno con significative restrizioni al consumo di energia elettrica». Anche il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, nel suo video messaggio serale, aveva rivolto due giorni fa un pensiero alla città bombardata, dicendo che «la situazione nella regione di Odessa è molto difficile. La città e altre località del distretto sono al buio: più di un milione e mezzo di persone nella regione sono senza elettricità. Solo le infrastrutture critiche sono collegate, per quanto è possibile fornire corrente».
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