Zelensky al G7: «Per Natale la Russia inizi il ritiro dall’Ucraina». E all’Italia dice: «Grazie per il sostegno finanziario»

Il presidente ucraino è tornato a chiedere più armi e ha proposto un «summit mondiale sulla pace» a Kiev

«Sarebbe giusto iniziare questo Natale con il ritiro delle truppe russe dal territorio dell’Ucraina riconosciuto a livello internazionale». Così Volodymyr Zelensky ha chiesto a Mosca un cessate il fuoco nel corso del suo intervento da remoto alla riunione del G7. «Propongo alla Russia di compiere un passo concreto e significativo verso un accordo diplomatico, di cui Mosca parla così regolarmente. Molto presto avremo le feste celebrate da miliardi di persone», ha detto sottolineando che si tratta del periodo in cui «le persone normali pensano alla pace e non all’aggressione». E ha annunciato che: «Se la Russia ritira le sue truppe dall’Ucraina, assicurerà una cessazione duratura delle ostilità». Il presidente ucraino è tornato a chiedere più armi ai Sette: «Abbiamo bisogno di tank moderni, di costante sostegno, di artiglieria, pistole e proiettili». Poi ha proposto che si tenga un «summit mondiale sulla pace» a Kiev.


Il ringraziamento all’Italia

Oltre a esprimere gratitudine a tutti i Paesi del G7, Zelensky ha rivolto i suoi ringraziamento anche al nostro Paese. «Sono grato all’Italia e a tutti gli italiani per l’apporto tempestivo e senza esitazione di sicurezza e sostegno finanziario. Vi sono grato per la solidarietà nel rispetto della dignità umana, perché la Russia vuole privare della dignità tutte le nazioni libere, e non solo in Europa. Grazie, signora Primo Ministro». Il presidente ucraino è poi tornato sul tema del gas invitando i Paesi ad aumentare l’assistenza a Kiev. «Il terrore contro le nostre centrali elettriche ci ha costretto a utilizzare più gas del previsto. Questo è il motivo per cui abbiamo bisogno di ulteriore supporto durante questo particolare inverno. Stiamo parlando di un volume di circa due miliardi di metri cubi di gas che deve essere procurato in aggiunta».


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