Manovra, il governo Meloni verso la riduzione della soglia per i pagamenti senza Pos: multe sopra i 40 euro

A riferirlo è il deputato di Forza Italia Giorgio Mulé. Domani il giudizio della Commissione Ue sulla legge di bilancio

Il governo Meloni, in accordo con la Commissione europea, sta ragionando sulla possibilità di abbassare da 60 a 40 euro la soglia per i pagamenti che si possono effettuare senza Pos. A dirlo è il deputato di Forza Italia Giorgio Mulé. Si tratterebbe di una modifica al ribasso di una delle misure più discusse contenute nella nuova manovra di bilancio del governo guidato da Meloni e al vaglio della Commissione Ue. Il giudizio Ue arriverà ufficialmente nella giornata di domani, 14 dicembre, ma gli effetti della trattativa con Bruxelles sembrerebbero già evidenti: le multe per i commercianti che non accettano il pos potrebbero scattare già sopra la soglia dei 40 euro, contrariamente a quanto inizialmente ipotizzato dal governo. Poche ore fa la stessa premier è tornata sul tema. In un video messaggio inviato all’assemblea di Confesercenti ha rivendicato le scelte contenute nella legge di bilancio: «Il sostegno all’economia reale passa anche dall’innalzamento del tetto dei pagamenti in contanti e dalla possibilità che l’obbligo di accettare i pagamenti elettronici sia previsto solo per quei pagamenti che superano una certa soglia», ha detto, ribadendo che «sono due scelte che il governo rivendica». Lo scorso 28 novembre era comparso nella bozza della manovra l’innalzamento della soglia obbligatoria per i pagamenti elettronici da 30 a 60 euro. La cifra più bassa era comparsa nella prima versione della legge di bilancio, poi modificata. Ora l’esecutivo, dopo l’interlocuzione con la Commissione Ue, sembrerebbe propendere verso una via di mezzo tra le due ipotesi, imponendo la soglia obbligatoria a 40 euro.


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