No! L’Onu non ha mentito sulla concentrazione di CO2 nell’atmosfera

Secondo una pagina Facebook, le Nazioni Unite avrebbero mentito per convincere la popolazione del cambiamento climatico, ma non c’è nessuna prova

«Una campagna di paura delle Nazioni Unite», così viene bollato dalla pagina Facebook negazionista del cambiamento climatico il fenomeno del riscaldamento globale. Il post sta circolando con insistenza su Facebook, e insinua l’ipotesi secondo la quale il cambiamento climatico non sarebbe reale. Per farlo, viene mostrata una tabella che classifica i gas dell’atmosfera terrestre in ordine di presenza. Chi condivide il post sostiene che l’Onu abbia mentito sulla quantità di anidride carbonica presente nell’atmosfera, che viene considerata troppo bassa per causare un vero cambiamento.

Per chi ha fretta:

  • Una pagina negazionista del cambiamento climatico usa la bassa concentrazione di CO2 nell’atmosfera terrestre per negare l’esistenza del riscaldamento globale, sostenendo che l’Onu abbia mentito a riguardo.
  • Non ci sono prove delle presunte menzogne, i dati mostrati dalla pagina sono corretti, e corrispondono a quelli diffusi dagli esperti.
  • Il fatto che la concentrazione di CO2 sia bassa non implica che questa non possa determinare un significativo effetto serra.

Analisi

Questo è quello che si legge nella descrizione di uno dei post che condividono la tabella:

«Una campagna di paura delle Nazioni Unite sull’anidride carbonica è la più grande truffa della storia umana. Questi i dati oggettivi: l’atmosfera è composta da 2 gas principali: azoto 78% e ossigeno 21% – questo fa il 99%, l’argon è meno dell’1%. Se si somma tutto il resto, arriviamo a meno dell’1%, la CO2 è “solo” lo 0,04%, quella antropica il 3% dello 0,04%. Questi burloni vi stanno prendendo per fessi. Inoltre qualcuno è in grado di spiegare come l’aumento dello 0,01% in due secoli di CO2 può creare tanto scompiglio al clima prima di rubare altro futuro alle nuove generazioni?»

La stessa narrativa viene sostenuta anche in un altro post della stessa pagina: Attività solare. Nella descrizione si legge:

Non esiste alcun esperimento che dimostri l’esistenza dell’effetto serra antropico. Almeno, nulla che non sia fraudolento. Il GHE sfida la seconda legge della termodinamica, il GHE è stato smascherato dalle leggi dei gas ideali e dagli effetti adiabatici, e la meccanica quantistica distrugge la polarizzazione della radiazione IR sul gas CO2

Ricercando il nome della tabella su Google, è possibile reperire la stessa tabella utilizzata da Attività Solare per sostenere la propria tesi. La si può consultare su questo sito. Come indicato nella tabella stessa, i dati riportati risalgono al 2014. Per verificarlo, è sufficiente consultare le informazioni aggiornate mensilmente sul sito della Nasa. Si vedrà che la concentrazione della CO2 di 397 parti per milione (ppm) è quella registrata nella seconda metà del 2013 e nel gennaio 2014. Rispetto ad allora, è salita considerevolmente, attestandosi – il 16 ottobre 2022 – a 419 ppm. Le stesse cifre sono citate, ad esempio, in questo articolo dell’Onu, che quindi non mente a riguardo.

L’incremento della concentrazione di CO2 a causa delle attività umane

Come viene correttamente fatto notare da Attività solare, l’anidride carbonica ha una concentrazione nell’atmosfera di appena lo 0,04%. Tuttavia, questo non vuol dire che non sia aumentata considerevolmente dai livelli preindustriali. Nel 1750 questa si aggirava intorno alle 277 ppm. Ovvero i due terzi di quella attuale. Metà del cambiamento si è verificato dal 1980 ad oggi, evidenziando un andamento correlato all’incremento della popolazione mondiale.

Come distinguere la CO2 antropogenica

Secondo Attività solare, «non esiste alcun esperimento che provi l’esistenza dell’effetto serra antropico». Questa frase è completamente falsa. Infatti, l’anidride carbonica che si ottiene bruciando i combustibili fossili ha una diverso rapporto tra atomi di carbonio pesanti e leggeri – spiegano gli scienziati della Nasa – che la rende facilmente distinguibile da quella naturalmente presente nell’atmosfera terrestre. Le stime degli scienziati evidenziano che circa il 63% del riscaldamento globale è da imputare alla CO2 antropica.

Come fa la CO2 a scaldare il pianeta?

A questo punto è importante capire come l’anidride carbonica scalda il pianeta. Quando le radiazioni solari arrivano sulla terra, hanno una lunghezza d’onda che riesce a trapassare le maglie formate dalla CO2 nell’atmosfera. Una volta che le stesse radiazioni vengono riflesse dalla superficie terrestre, la loro lunghezza d’onda aumenta, e viene bloccata dall’anidride carbonica che mantiene l’energia all’interno del sistema terra.

Conclusioni:

Una pagina che diffonde disinformazione sul cambiamento climatico sostiene che l’Onu menta sulla concentrazione di CO2 presente nell’atmosfera terrestre, e, sulla base di ciò, nega l’esistenza del riscaldamento globale. Le Nazioni Unite, però, non hanno mentito sulla quantità di anidride carbonica nell’atmosfera terrestre, che corrisponde a quella mostrata dalla pagina, ed è causa del 63% del riscaldamento globale registrato dal 1750 ad oggi.

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