No! Charlie Hebdo non ha pubblicato questa caricatura del Papa nel numero di novembre 2022

Si tratta probabilmente di una reazione alle dichiarazioni rilasciate dal pontefice sui buriati, che hanno fatto infuriare le autorità russe

Sta circolando sui social una presunta copertina del settimanale satirico francese Charlie Hebdo, che vede protagonista una versione caricaturale e lubrica di Papa Francesco. Non è la prima volta che finte copertine attribuite alla nota rivista scatenano un polverone sul web: di recente, per esempio, era stato molto condiviso un ritratto di Volodymyr Zelensky mentre scappa con i doni dei Magi davanti agli occhi increduli del bambin Gesù. In quel caso, come in quello che riguarda il pontefice, si tratta di una copertina mai veramente realizzata dalla testata.

Per chi ha fretta:

  • Circola sui social una presunta copertina della rivista satirica Charlie Hebdo
  • In essa viene raffigurato Papa Francesco in comportamenti inappropriati mentre mette in guardia contro i buriati, una tribù mongola che vive in Siberia a maggioranza buddhista
  • Suddetta prima pagina non risulta da nessuna parte sul sito ufficiale della testata satirica, ed è probabilmente una reazione alle dichiarazioni rilasciate dal pontefice, che hanno fatto infuriare le autorità russe

Analisi

«Francia: alle parole VISCIDE del papocchio satanista BERGOGLIO il famoso E MAGNIFICO Settimanale Charlie Hebdo ha dedicato la copertina del SUO NUMERO SPECIALE: “Tenete i vostri bambini alla larga da questi buriati crudeli e pericolosi”». La traduzione gentilmente offerta da questo utente fa riferimento a un fumetto che spunta da quella che dovrebbe essere una caricatura di Papa Francesco. Nel fumetto si vede il pontefice in comportamenti decisamente inappropriati con un bambino, mentre un monaco buddhista distratto scatta fotografie a un crocifisso. Questo perché i buriati sono una tribù mongola che vive in Siberia, in Russia, la cui maggioranza (il 60% circa) professa la religione buddhista. L’ironia dovrebbe dunque nascere dall’avvertimento nei confronti di una persona innocente contrapposto all’ipocrisia cattolica. Il disegno appare sotto la scritta: «Charlie Hebdo – Numéro Spécial».

Dalla piccola notazione che appare in alto a sinistra, apprendiamo che si tratterebbe – in teoria – del numero 1.585, pubblicato il 30 novembre 2022. Un eccesso di zelo da parte dell’autore dell’immagine falsa che ci agevola nel lavoro di fact-checking: andando a controllare sul sito web di Charlie Hebdo, e in particolare nell’archivio che raccoglie tutte le prime pagine dei numeri pubblicati della rivista, notiamo che il 30 novembre 2022 è stata pubblicata tutt’altra copertina.

Anche il numero non corrisponde a quello che appare nell’immagine del papa, per una sola ma determinante unità: quello di novembre, infatti, è il numero 1.584 e non il 1.585. Quest’ultimo, invece, si riferisce alla copertina di dicembre. Che anche in questo caso, risulta totalmente estraneo alle insinuazioni sul Papa.

Papa Francesco è stato scelto come oggetto della bufala probabilmente in seguito alle sue dichiarazioni pubblicate dalla rivista gesuita statunitense America il 28 novembre 2022:

Quando parlo dell’Ucraina, parlo di un popolo martirizzato. Se hai un popolo martirizzato, hai qualcuno che lo martirizza. Quando parlo dell’Ucraina, parlo della crudeltà perché ho molte informazioni sulla crudeltà delle truppe che entrano. In genere, i più crudeli sono forse quelli che sono della Russia ma non sono della tradizione russa, come i ceceni, i Buriati e così via. Certamente, chi invade è lo stato russo. Questo è molto chiaro. A volte cerco di non specificare per non offendere e piuttosto di condannare in generale, anche se è risaputo chi sto condannando. Non è necessario che metta nome e cognome

Parole che il ministro russo degli Esteri Sergej Lavrov ha bollato come «non cristiane» e «per niente comprensibili», aggiungendo che «diversi responsabili di Mosca si sono indignati per quanto dichiarato» dal Pontefice.

Conclusioni

La copertina attribuita a Charlie Hebdo che raffigura Papa Francesco in comportamenti inappropriati mentre mette in guardia contro i buriati risulta falsa. Non risulta da nessuna parte sul sito ufficiale della testata satirica, ed è probabilmente una reazione alle dichiarazioni rilasciate dal pontefice sulla tribù mongola che vive in Siberia, che ha fatto notevolmente infuriare le autorità russe.

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