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L’addio al 2022 di Lorenzo Baglioni, da Putin alla Juve ai contanti del Qatargate: «Per pagare senza pos» – Il video

31 Dicembre 2022 - 09:59 Redazione
La rassegna dei 12 mesi appena trascorsi del cantante fiorentino dei principali fatti dell'anno

Con la fine del 2022, il cantante Lorenzo Baglioni torna con la tradizionale canzone che prova a riassumere i 12 mesi appena trascorsi con i fatti più significativi dell’anno. Dalla rielezione di Sergio Mattarella «che era già pronto per la pensione», si passa a febbraio con l’invasione russa in Ucraina, dopo due anni di pandemia di Coronavirus: «Ah che bello anche quest’anno si comincia in allegria», canta Baglioni che passa poi in rassegna Sanremo, il tormentone del gabbiano che ha perduto la compagna, il pugno di Will Smith a Chris Rock alla premiazione degli Oscar. E poi ad aprile la separazione di Francesco Totti e Ilary Biasi, fino alla sentenza sul caso Cucchi arrivata dopo 13 anni: «Stai a vedere che lo sponsor del processo era Trenitalia». Tra sanzioni contro la Russia che fanno «restare Putin senza libreria» con il ritiro anche di Ikea, si arriva alla campagna elettorale con lo sbarco di Silvio Berlusconi su TikTok. «Non potrebbe andare peggio di così – continua Baglioni – ma alla fine il dibattito si alza e si concentra su un orsetto con due mamme e Peppa Pig». Il brano ricorda anche le grandi scomparse dell’anno, dalla Regina Elisabetta a Piero Angela. E quindi la vittoria di Giorgia Meloni alle Politiche: «Chi lo avrebbe detto mai contro la leadership di Letta». E c’è spazio anche per i miliardi spesi da Elon Musk per comprare Twitter: «Sempre meno di quello che ho pagato per il gas». In rassegna anche le dimissioni del Cda della Juventus: «Che è la tipica reazione di chi non ha fatto niente». E dopo la vittoria dell’Argentina con Messi che alza la coppa «con la vestaglia della zia», si passa allo scandalo al Parlamento europeo: «Panzeri dice è tutto un qui pro quo, i milioni in contanti mi servivano per pagare nel caso in cui il governo non mi avesse fatto usare più il pos».

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