Vialli, funerali a Londra in forma privata. Meloni: «Non ti dimenticheremo, Re Leone». Un minuto di silenzio su tutti i campi di Serie A

Dal mondo dello sport a quello della politica il cordoglio per la scomparsa del grande campione. Gravina (Figc): «Lascia un vuoto incolmabile»

Si svolgeranno nei prossimi giorni a Londra i funerali di Gianluca Vialli, il campione e poi allenatore e commentatore spentosi la notte del 6 gennaio dopo una lunga malattia. Lo ha deciso la famiglia. Secondo quanto riporta la Gazzetta dello Sport, tuttavia, nei prossimi mesi potrebbe essere organizzata una cerimonia pubblica a Cremona in suo ricordo. Dal mondo del calcio a quello della politica e delle istituzioni, è unanime la commozione e il cordoglio per la scomparsa dell’ex attaccante di Sampdoria, Juventus e Chelsea. «Non dimenticheremo i tuoi gol, le tue leggendarie rovesciate, la gioia e l’emozione che hai regalato all’intera Nazione in quell’abbraccio con Mancini dopo la vittoria dell’Europeo. Ma non dimenticheremo soprattutto l’uomo. A Dio Gianluca Vialli, Re Leone in campo e nella vita», ha scritto sui suoi canali social la presidente del Consiglio Giorgia Meloni. «Quello che ha fatto per la maglia azzurra non sarà mai dimenticato», è l’omaggio che gli rende il presidente della Figc Gabriele Gravina, che si dice «profondamente addolorato» per la scomparsa di «una splendida persona che lascia un vuoto incolmabile, in Nazionale e in tutti coloro che ne hanno apprezzato le straordinarie qualità umane». Per ricordarlo su tutti i campi da calcio, la Federazione calcistica ha disposto che prima del fischio d’inizio di tutte le partite in programma nel fine settimana sia osservato un minuto di silenzio e raccoglimento.


A nome di tutti i club della massima serie il messaggio di cordoglio di Lorenzo Casini, presidente della Lega Serie A: «Con profondo dolore e commozione, la Lega Serie A si stringe alla famiglia di Gianluca Vialli, indiscusso protagonista del calcio italiano e mondiale. Gianluca ha lottato strenuamente, lasciandoci un’indimenticabile lezione di vita, e lo ricorderemo per sempre come uomo che ha affrontato a testa alta una tremenda malattia. Lui, come Sinisa, ha percorso con coraggio un sentiero difficile, fornendo un esempio che è stato di grande aiuto per tutti. Sono stati campioni in campo e fuori». «Lo sport italiano e il calcio in particolare oggi hanno perso un campione ma soprattutto un uomo tutto di un pezzo», ha detto unendosi al cordoglio il presidente del Coni Giovanni Malagò, che ha ricordato un momento iconico del percorso sportivo dell’atleta. «Quello del 26 febbraio 2006, quando Vialli, assieme ad altri illustri campioni, portò la bandiera olimpica nel corso della cerimonia di chiusura dei Giochi Invernali di Torino 2006, unico calciatore ad aver avuto questo onore».


Leggi anche: