Caro-benzina, l’appello del Codacons agli automobilisti: «Boicottate i distributori che speculano sui prezzi»

Dopo lo stop agli sconti sulle accise, l’associazione chiede all’Antitrust di indagare sugli aumenti fuori controllo. Si muove anche il Mef

Dopo la denuncia di ulteriori rialzi nei prezzi di benzina e gasolio, il Codacons passa nuovamente all’offensiva. Il Coordinamento delle associazioni per la difesa dell’ambiente e dei diritti degli utenti e dei consumatori aveva già presentato un esposto alle Procure e alla Gdf per aggiotaggio, e adesso si rivolge all’Antitrust, chiedendo di aprire una istruttoria per la possibile fattispecie di intesa anticoncorrenziale. Ma l’appello questa volta si rivolge direttamente anche agli automobilisti: «Abbiamo deciso di lanciare un boicottaggio nazionale dei distributori più cari – spiega l’associazione – invitando gli automobilisti italiani a verificare i prezzi sul proprio territorio, anche attraverso le apposite app che segnalano i gestori più convenienti, e a non fare rifornimento presso le pompe che applicano prezzi eccessivi». A seguito dello stop degli sconti sulle accise, infatti, gli occhi sono puntati sui possibili fenomeni speculativi sui prezzi dei carburanti in strade e autostrade (dove il gasolio viaggia verso i 2,5 euro al litro). Il fenomeno sarebbe sotto osservazione del ministero dell’Economia. Fonti del Mef hanno riferito che il ministro Giancarlo Giorgetti già lo scorso dicembre ha dato mandato infatti alla Guardia di Finanza di monitorare la situazione. Lo riporta l’Ansa, che aggiunge anche che i risultati dei controlli effettuati verranno resi noti la prossima settimana.


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