Il ricordo di Renzi: «Avevo la fissa della cattura di Messina Denaro. Ne parlai con Obama, ma poi Minniti non lo prendeva mai perché…» – Il video

L’ex premier ha ricordato la discussione con l’allora sottosegretario delegato all’intelligence, Marco Minniti

Matteo Renzi aveva un’ossessione quando era presidente del Consiglio: prendere Matteo Messina Denaro, il latitante numero 1 di Cosa Nostra, erede della stagione di Totò Riina e Bernardo Provenzano. L’ex presidente del consiglio ha ricordato la discussione a palazzo Chigi durante il processo Consip e in particolare all’udienza del 6 dicembre scorso. Rispondendo alle domande dei difensori, nel corso del contro esame, ha citato un episodio di quando era a Palazzo Chigi. «Marco Minniti (allora sottosegretario con delega all’intelligence ndr) mi propose di coinvolgere un gruppo di persone, tra cui il Capitano ‘Ultimo’, nell’Aisi perché io avevo una fissazione: avevo chiesto di prendere Messina Denaro. Lui era, soprattutto 8 anni fa, il boss dei boss quindi dissi: “se riusciamo a dare un messaggio del genere facciamo un’operazione internazionale” e ne parlai anche con l’allora presidente degli Stati Uniti», ha aggiunto l’ex premier. «Io dissi quindi a Minniti che non mettevo bocca sul prendere ‘Ultimo’, scopro solo dopo però che era stato preso non all’Aisi, ma all’Aise. Da qui iniziano poi a venire fuori tutta una serie di elementi che renderanno la storia molto più complessa».


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