In Evidenza ENISiriaUSA
ESTERIArrestiCambiamento climaticoCarboneGermaniaGreenGreta ThunbergMinierePolitiche ambientaliPolitiche energetichePolizia

Germania, Greta Thunberg fermata dalla polizia dopo il sit-in contro la miniera: identificata e rilasciata

17 Gennaio 2023 - 20:09 Redazione
La giovane svedese protesta da giorni a fianco degli attivisti locali contro l'espansione del sito di Lützerath: «La scienza parla chiaro: dobbiamo tenere il carbone sottoterra. La Germania si sta rendendo ridicola»

L’attivista per il clima Greta Thunberg è stata fermata oggi, martedì 17 gennaio, dalla polizia tedesca a seguito delle proteste contro l’espansione di una miniera di carbone a cielo aperto nel villaggio di Lützerath, nella Germania occidentale. A riferirlo è Reuters secondo cui la polizia antisommossa avrebbe rimosso gli ultimi attivisti rimasti nelle case abbandonate dagli ex residenti del villaggio, sfrattati per far posto alla miniera di carbone che dovrebbe estrarre fino a 280 milioni di tonnellate di lignite entro il 2030. Secondo la polizia tedesca, gli attivisti – compresa Greta – sarebbero stati identificati e poi rilasciati al termine del controllo. Thunberg sarebbe stata fermata mentre stava partecipando a un sit-in presso la miniera di Garzweiler 2, a circa 9 km da Lützerath. L’attivista svedese era arrivata nella zona venerdì, e domenica era già stata allontana dalla polizia per motivi di sicurezza dopo essersi seduta su un muretto che delimitava la zona della miniera di carbone. Prima del fermo per l’identificazione, Greta era già stata portata via con la forza questa mattina dalle forze dell’ordine. «È assurdo che tutto questo stia succedendo nel 2023», aveva commentato Thunberg parlando con alcuni giornalisti. «La scienza parla chiaro: dobbiamo tenere il carbone sottoterra. La Germania si sta davvero rendendo ridicola in questo momento». La frazione nello stato tedesco del Nord Reno-Westfalia, in questi giorni, è diventata il simbolo della mobilitazione contro i combustibili fossili e gli attivisti sul posto hanno ricevuto solidarietà dagli ambientalisti di tutta Europa. Anche il governo di Olaf Scholz ha condannato oggi gli atti di resistenza del fine settimana, che secondo il ministero degli Interni sono diventati violenti e hanno ostacolato il lavoro delle squadre sanitarie. 

Leggi anche:

Articoli di ESTERI più letti