Caccia ai fiancheggiatori di Messina Denaro, perquisizioni a Campobello di Mazara: i carabinieri nelle case di un avvocato

Nello stesso paesino di 11mila abitanti sono già stati scoperti altri tre luoghi in cui si sarebbe nascosto il boss mafioso

Campobello di Mazara continua ad essere setacciata dalle forze dell’ordine, dopo l’arresto di Matteo Messina Denaro nella clinica La Maddalena di Palermo. Oggi, 20 gennaio, le perquisizioni a tappeto hanno coinvolto anche l’abitazione di un avvocato, il legale Antonio Messina. La sua casa si trova a in via Selinunte, di fronte la casa di Salvatore Messina Denaro, fratello del boss: quest’ultima struttura era già stata sottoposta a perquisizione lo scorso lunedì. Nella lente degli inquirenti sono rientrate anche l’abitazione estiva del legale a Torretta Granitola, sul litorale di Mazara del Vallo, nei pressi della sede dello Ias Cnr, e un altro immobile in via Galileo Galilei a Campobello di Mazara. Nei covi del boss mafioso nel Comune siciliano precedentemente perquisiti dalle forze dell’ordine a distanza di ore (se non giorni) dalla cattura, sono state ritrovate diverse scatole vuote. Il sospetto è che qualcuno possa essere riuscito a entrare in quelle case prima che arrivassero carabinieri e polizia. Il comandante del Ros, Pasquale Angelosanto, ha spiegato ai microfoni di Porta a Porta, su Rai1: «Non siamo in grado di dire se qualcuno sia andato prima. È un’ipotesi, ma allo stato non siamo in grado di confermarla». Ieri, 19 gennaio, il terzo covo del boss (sempre a Campobello di Mazara) è stato trovato dalla polizia di Stato completamente vuoto. Gli altri due luoghi in cui si sarebbe nascosto il boss mafioso si troverebbero in vicolo San Vito e in una stanza blindata all’interno di una casa in via Maggiore Toselli n.34


Chi è l’avvocato Antonio Messina

Nelle cronache giudiziarie, l’avvocato Antonio Messina è un personaggio già conosciuto. Il 77enne era stato condannato per traffico di droga negli anni ’90. Con lui erano imputati l’ex sindaco del Comune di Castevetrano, Antonio Vaccarino, che per conto dei servizi segreti aveva scambiato alcune lettere con Messina Denaro sotto lo pseudonimo di Svetonio. In quel processo c’erano anche gli uomini d’onore Nunzio Spezia e Franco Luppino. Vicino alla massoneria, l’avvocato Messina era stato radiato dall’ordine degli avvocati. Nel 2021 era stato assolto dall’accusa di traffico internazionale di stupefacenti nell’inchiesta Eden 3, indagine che ruotava proprio attorno alla figura di Messina Denaro.


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