“Non è l’arena”, Salvatore Baiardo e Messina Denaro: «Non ne ha per molto». E a Giletti: «Sta rischiando parecchio» – Il video

L’uomo della “profezia” sull’arresto: si è fatto prendere. E al conduttore: fa del buon giornalismo ma è in pericolo, non solo a livello di mafia

Durante il suo intervento a Non è l’Arena su La 7 Salvatore Baiardo ha detto che Matteo Messina Denaro sta per morire: «Penso non ne abbia per molto, altrimenti non succedeva quanto è successo, almeno questo presumo». L’uomo che gestì la latitanza dei Graviano ha detto di non poter rivelare in televisione chi gli disse che l’ultimo dei Corleonesi era malato nel novembre 2022. Ma la sua tesi, riecheggiata anche in altre, è che Messina Denaro si sia semplicemente fatto prendere il giorno del suo arresto: «Sappiamo bene che non è tutto finito. È finito con l’arresto di Denaro quel tipo di epoca. Stiamo dando troppa credibilità ai pentiti. Trovatemi un pentito che si sia pentito da uomo libero. Tutti si sono pentiti per non fare galera. Non sono un pentito. Non l’ho mai fatto. Ho fatto 12 querele contro chi mi chiama pentito».


Nell’intervento Baiardo ha ribadito che la notizia della malattia di Denaro gli è arrivata «da un ambito palermitano ma non dai fratelli Graviano. Sono 30 anni che non li vedo e sento. Sono 1022 le persone che hanno l’ergastolo ostativo». E quindi la cattura di Denaro «non può far comodo solo ai Graviano. I Graviano hanno staccato la spina da Palermo». Poi ha parlato dell’agenda rossa di Paolo Borsellino: «Il passaggio di mano dell’agenda rossa l’ho visto nel ’92-93. Ho visto dei fogli che la riproducevano. Io dico che Graviano non era lì come dicono i pentiti a proposito dell’omicidio di Borsellino. Graviano ha 12 ergastoli. Non devo difenderlo per fargliene togliere uno». Infine, Baiardo si è rivolto al conduttore della trasmissione Massimo Giletti sostenendo che è in pericolo: «Lei sta rischiando parecchio. A 360 gradi. Fa del buon giornalismo ma sta rischiando, e non solo a livello di mafia».


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