La morte di Juan Carrito: l’orso troppo confidente dell’Abruzzo investito da un’auto – Il video

Passeggiava tra i paesi rovistando nei cassonetti e giocando con i cani

Juan Carrito è morto. L’orso figlio di Amarena che scorrazzava nei centri abitati dell’Abruzzo è stato investito da un’automobile sulla strada statale 17 vicino a Castel di Sangro nei pressi della galleria per Roccaraso. Il 25enne alla guida dell’auto, L.G., ha detto che il plantigrado è sbucato all’improvviso dopo una curva e che non ha fatto in tempo a frenare. La salma è stata portata all’Istituto Zooprofilattico di Isernia per l’autopsia. Juan Carrito era uno dei quattro figli di Amarena. Di sera, arrivava in paese prima a Villalago e poi a Roccaraso e faceva scorribande, arrampicandosi sugli alberi e correndo per strada in contromano. La prima volta l’hanno avvistato a Bisegna. Ma altre segnalazioni lo avevano avvistato tra Roccaraso e Pescasseroli nel Parco nazionale d’Abruzzo. Le guardie forestali avevano tentato di allontanarlo. L’orso di 150 chili rovistava nei cassonetti e preferiva frequentare le pasticcerie che cercare il cibo nei boschi. Intorno al collo aveva un collare con un gps. Ha fatto il giro del mondo la sua foto alla stazione di Roccaraso, una delle tante volte in cui l’hanno fotografato a passeggio lungo i binari: era il 3 marzo del 2022. Nel 2021 era stato immortalato mentre giocava con un cane a pochi passi dalla padrona. Il 21 dicembre era a cercar cibo a due passi dal ristorante pluristellato dello chef Niko Romito. L’ultimo avvistamento risale alla giornata di domenica sui campi da sci dell’Aremogna. Poi lo schianto fatale.


Leggi anche: