Zelensky a Sanremo? La certezza di Luca Bizzarri: «Perché è un colpo da manuale»

La provocazione del comico alla domanda di Andrea Zalone, che si chiede: «Ma chi ha avuto l’idea di invitarlo?»

La partecipazione del presidente ucraino Volodymyr Zelensky al Festival di Sanremo è definitivamente diventato il caso che ha scatenato la grande polemica sul Festival, come ormai tradizione per la kermesse. Ma chi ha avuto l’idea di invitarlo? E come? A chiederselo è tra gli altri Andrea Zalone, spalla di Maurizio Crozza dal 2006, che si interroga proprio sulla genesi di quell’idea che oggi tiene banco dalle Tv ai giornali, passando ovviamente per i social: «Amadeus? Un autore? La Rai? Si può sapere chi, in un riunione, dopo un lungo tamburellare con le dita sul tavolo ha detto “sarebbe un bel colpo avere Zelensky“?». Al di là delle discussioni politiche, infatti, la mossa della Rai sembra già aver sortito un primo effetto: catalizzare l’attenzione del pubblico sull’arrivo imminente del Festival. Ad accorgersene è anche il comico Luca Bizzarri, che in risposta al tweet di Zalone scrive: «Però dai, colpo è colpo. Al netto di tutto. Infatti non si parla d’altro (prima regola del Manuale del Festival)». L’invito avanzato dalla Rai – o dagli autori di Sanremo – al presidente ucraino sta contribuendo a mantenere alta l’attenzione sul Festival. Non solo: ha anche polarizzato partiti e opinione pubblica, dando vita ad alleanze trasversali e insolite, come quella tra Matteo Salvini, Carlo Calenda e Giuseppe Conte, tutti e tre scettici sulla decisione della Rai. E c’è anche chi in questi giorni ha provato a rispondere alla domanda formulata oggi da Luca Zalone. In un’intervista a il Fatto Quotidiano, l’ex dirigente Rai Carlo Freccero sostiene di sapere chi abbia proposto di invitare Zelensky al Festival: «Penso che sia un’iniziativa di Bruno Vespa, che confonde l’informazione con lo spettacolo: è nella sua natura».


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