Caso Cospito, il ministro Piantedosi: «Lo Stato non si lascia intimidire da anarchici»

Il capo del Viminale esprime solidarietà agli agenti impegnati in questi giorni nella tutela dell’ordine pubblico durante le manifestazioni

Gli attacchi alle ambasciate italiane all’estero, le manifestazioni non autorizzate, la molotov contro un commissariato e il ferimento di un poliziotto ieri, 28 gennaio, a Roma. Il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi è intervenuto sulle questioni di sicurezza che ruotano intorno alla vicenda Cospito, l’anarchico che si trova in regime di 41 bis nel carcere di Sassari. «Lo Stato non si lascerà mai intimidire e condizionare da queste azioni del tutto inaccettabili, nella convinzione che nessuna rivendicazione o proposta possa essere presa in considerazione se viene portata avanti col ricorso a questi metodi, ancor più se rivolti contro le forze dell’ordine». Il capo del Viminale, inoltre, ha espresso «solidarietà alle donne e agli uomini in divisa che con grande professionalità e spirito di sacrificio fronteggiano, anche in questi giorni ed in queste ore, le dimostrazioni di chi immagina di utilizzare la minaccia e la violenza come metodo di condizionamento delle istituzioni – e ha concluso -. La mia vicinanza va agli operatori di polizia rimasti feriti ed in particolare all’ispettore della Polizia di Stato che è stato colpito alla testa ed è stato curato con numerosi punti di sutura».


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