Covid, prorogato fino al 28 febbraio l’obbligo di tampone per chi arriva in Italia dalla Cina

Lo prevede l’ordinanza firmata oggi dal ministro Schillaci. Previsti ulteriori test a campione negli aeroporti italiani

È stato prorogato fino al 28 febbraio l’obbligo di tampone, da presentare all’imbarco, per i passeggeri in arrivo in Italia dalla Cina. Lo prevede l’ordinanza firmata dal ministro della Salute Orazio Schillaci, che raccomanda anche l’uso delle mascherine Ffp2 durante il volo e in aeroporto. Nei giorni scorsi, Schillaci aveva ventilato la possibilità di interrompere. alla scadenza di oggi 31 gennaio, l’obbligo di tampone per gli ingressi dal Paese asiatico, considerando anche che i controlli effettuati nelle ultime settimane non avevano rilevato la presenza di varianti diverse da Omicron. Alla fine, però, il governo ha scelto la linea della prudenza. «Ai fini della identificazione e del contenimento della diffusione di possibili varianti del virus Sars-Cov-2 – si legge nell’ordinanza del ministero – a tutti i soggetti in ingresso dalla Repubblica Popolare Cinese si applica la seguente disciplina: obbligo di presentazione al vettore all’atto dell’imbarco e a chiunque sia deputato ad effettuare i controlli, la certificazione di essersi sottoposti, nelle 48 ore antecedenti la partenza dal territorio della Repubblica Popolare Cinese, ad un test molecolare o ad un test antigenico effettuati per mezzo di tampone con risultato negativo». Per «identificare precocemente eventuali varianti», l’ordinanza del ministero prevede anche che possano essere eseguiti «ulteriori temponi a campione al momento dell’arrivo all’aeroporto».


Foto di copertina: ANSA / MATTEO BAZZI | Un punto tamponi per rilevare l’infezione da coronavirus all’interno del terminal 1 dell’aereoporto di Milano Malpensa (29 Dicembre 2022)


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