I 6 mila bambini ucraini finiti nei campi di rieducazione della Russia: «Alcuni li hanno addestrati a sparare»

350 adottati da famiglie russe. Mille in attesa. Il rapporto chiede l’accesso ai campi a un organismo neutrale

Sono almeno 6 mila i bambini ucraini che hanno frequentato i campi di rieducazione in Russia nell’ultimo anno. Diverse centinaia sono stati trattenuti per settimane o mesi. Oltre la data prevista per il ritorno. Lo rivela un rapporto dello Yale Humanitarian Research Lab, finanziato dal Dipartimento di Stato americano. Dal quale si evince che Mosca ha anche accelerato l’adozione e l’affidamento di bambini provenienti dall’Ucraina. E questo potrebbe diventare un crimine di guerra. In 43 campi aperti tra Russia, Crimea e Siberia, sono stati portati anche bambini di appena quattro mesi. Con l’obiettivo di dare loro «un’educazione patriottica e militare russa».


Il rapporto

Il rapporto sostiene che in almeno due campi la data di rientro dei bambini è stata ritardata di settimane. Mentre in altri due il rientro di alcuni bambini è stato posticipato a tempo indeterminato. Secondo il rapporto le autorità russe hanno cercato di fornire ai bambini un punto di vista favorevole a Mosca. Attraverso i programmi scolastici, le gite in luoghi patriottici e i discorsi dei veterani. I bambini sarebbero stati anche addestrati all’uso delle armi da fuoco. Anche se Nathaniel Raymond, un ricercatore di Yale che ha supervisionato il rapporto, ha detto che non ci sono prove che siano stati mandati a combattere. «Le prove sempre più evidenti delle azioni della Russia mettono a nudo gli obiettivi del Cremlino di negare e sopprimere l’identità, la storia e la cultura dell’Ucraina», ha dichiarato il Dipartimento di Stato americano in un comunicato.


Yale | Lo schema di funzionamento degli spostamenti dei bambini ucraini in Russia

I 350 adottati

Secondo il report gli impatti devastanti della guerra di Putin sui bambini ucraini si faranno sentire per generazioni. 350 bambini sono stati adottati da famiglie russe. Più di mille sono in attesa di adozione. L’ambasciata russa a Washington ha replicato via Telegram: «La Russia ha accettato i bambini che sono stati costretti a fuggire con le loro famiglie dai bombardamenti. Mosca fa del suo meglio per mantenere i minorenni nelle famiglie e, in caso di assenza o morte di genitori e parenti, per trasferire gli orfani sotto tutela». Il rapporto chiede di fermare le adozioni e l’accesso ai campi a un organismo neutrale.

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