Milano, incidente mortale al casello dell’A4: l’uomo che ha travolto le due donne positivo a cannabis e benzodiazepine

L’uomo era stato ricoverato in Psichiatria prima dell’incidente, ma non è ancora chiaro sia stato dimesso o sia scappato

È risultato positivo a cannabis e benzodiazepine il 39enne che ha travolto e ucciso Laura Amato e Claudia Turconi tra venerdì e sabato scorso al casello Milano Ghisolfa sull’A4. È il primo esito degli esami tossicologici a cui è stato sottoposto l’uomo, ancora ricoverato all’ospedale San Carlo in condizioni non gravi. Il 39enne sarebbe stato ricoverato in Psichiatria fino al 16 febbraio, giorno precedente all’incidente in cui sono morte le due donne. Ma come riporta il Corriere della Sera, gli inquirenti stanno verificando se l’uomo sia stato dimesso dai medici o se sia invece scappato dal reparto. Secondo quanto riferito dalla moglie agli investigatori, l’uomo di Pontenure nel Piacentino aveva avuto una forte crisi psichica, dopo cui la donna lo aveva convinto ad andare in ospedale. All’uomo, che ora è ricoverato in psichiatria al San Carlo di Milano e che non è mai stato sottoposto a Tso, è stato sequestrato anche il cellulare per capire se negli istanti prima dell’incidente mortale fosse al telefono o stesse inviando messaggi. Dagli accertamenti svolti dal personale della Sezione della Polizia Stradale di Novara, competente per quel tratto autostradale, era emerso che le due donne stavano ritirando il biglietto di pedaggio, quando la loro vettura era stata tamponata da un veicolo che viaggiava ad alta velocità. La loro Lancia Y era stata sbalzata in avanti per alcuni metri superando la barriera e le due donne erano morte sul colpo mentre il conducente dell’altra auto aveva riportato lesioni lievi.


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