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Gli ultimi giorni di Costanzo, il ricovero e le domande all’amico avvocato: lavorava a un progetto per i giovani

24 Febbraio 2023 - 22:01 Redazione
Non smetteva mai di lavorare il giornalista scomparso oggi a Roma a 84 anni. Anche di sabato e domenica, come ricorda Dagospia, secondo cui Costanzo voleva organizzare una scuola per autori Tv

Ha lavorato fino all’ultimo Maurizio Costanzo, impegnato a preparare la puntata successiva del suo storico talk, le partecipazioni nelle trasmissioni radio e le varie rubriche che curava su diversi quotidiani. E non aveva smesso di fare progetti per il futuro, come ricorda Dagospia: nei suoi piani a 84 anni non smetteva di avere l’energia per immaginare la sceneggiatura di un film, oltre che dedicarsi a un progetto dedicato ai giovani che volevano avvicinarsi al mondo della Tv. Costanzo infatti avrebbe avuto la speranza di organizzare una scuola di televisione per autori e tecnici. Finché però è arrivato il ricovero alla clinica Paideia a Roma, circa 12 giorni fa. Lì si è operato al colon per alcuni polipi, con intervento andato bene. Ma il decorso post-intervento ha fatto emergere i primi problemi: la difese immunitarie del giornalista si erano abbassate, facendo insorgere varie infezioni, compresa una renale, spiega Dagospia. In più si sono aggiunti problemi respiratori, fino a degenerare in una broncopolmonite. Quattro giorni prima della scomparsa del giornalista, era andato a fargli visita l’avvocato e amico da 50 anni Giorgio Assumma, con cui Costanzo aveva l’abitudine di pranzare ogni mercoledì. Assumma aveva anche un ruolo “scaramantico” per il giornalista, che lo invitava a sedere in prima fila a ogni puntata del Maurizio Costanzo Show. Mancò dal teatro Parioli in poche occasioni, tra cui il giorno del fallito attentato mafioso contro il giornalista. A lui Costanzo, ateo, avrebbe chiesto all’amico cattolico di recitare insieme un’Ave Maria, aggiunge ancora Dagospia. Per poi chiedere all’amico se c’era un “dopo” una volta scomparso e che cosa sarebbe successo nell’aldilà. E infine un ultimo quesito da parte di Costanzo, e cioè se una volta arrivato lì avrebbe mai potuto incontrare di nuovo suo padre.

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