Roma, la polemica sui vigili che hanno fatto da scorta ai Maneskin: «Così li usa il Campidoglio»

Un’interrogazione di FdI sul “matrimonio” per l’album “Rush!”

A pochi giorni dalla serata dei Maneskin a Palazzo Brancaccio per celebrare l’uscita dell’album Rush! scoppia la polemica sui vigili. Un’interrogazione di Fratelli d’Italia in Campidoglio e del consigliere Federico Rocca ha chiesto se gli agenti fossero stati impegnati «gratuitamente o se era stato previsto un compenso» per il servizio eseguito in occasione di un party privato. «Che nulla aveva a che vedere con l’amministrazione della città», secondo il consigliere. Il comandante della polizia locale di Roma Ugo Angeloni ha provato a spiegare che la “scorta” è arrivata per questioni di ordine pubblico. «Per l’evento dei Maneskin abbiamo disposto un servizio a tutela dell’ordine e la sicurezza pubblica. In tale ambito, alla Polizia di Roma Capitale, come di consueto, è stato anche chiesto di adottare correlati provvedimenti di competenza in materia di viabilità. Conseguentemente, abbiamo disposto la scorta del predetto gruppo musicale, al fine di evitare ogni possibile disagio per l’ordine pubblico conseguente al raduno di persone durante il percorso», ha detto Angeloni. Ma le spiegazioni non hanno convinto Rocca. «Rimango basito – ha spiegato in una nota, chiamando in causa il sindaco Gualtieri – per questo trattamento di favore in una città dove mancano vigili in strada per gestire la viabilità, per contrastare il commercio abusivo e per svolgere tutte le altre mansioni che il Corpo è chiamato ad assolvere. Mentre a spese della collettività si sono impegnati agenti per garantire la scorta a un gruppo musicale». «Per un momento privato, in uno spazio privato e per il quale Roma Capitale non aveva nessuna competenza o visibilità. È ora di finirla con il Campidoglio palcoscenico. Perché non siamo a Sanremo, ma nella Capitale d’Italia. Che pretende dal Sindaco e della sua amministrazione scelte per risolvere i problemi della città. A noi serve un Sindaco non un direttore artistico», ha concluso Rocca.


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