Saviano-Salvini, veleno dopo il naufragio: «Le ong avrebbero evitato la tragedia». «Non spendi una parola contro i trafficanti»

Lo scrittore attacca il leader della Lega sulla tragedia di Cutro. Che ribatte stizzito: «La propaganda di certa sinistra non si ferma mai»

Il naufragio di ieri al largo di Steccato di Cutro, in cui hanno perso la vita almeno 63 migranti, riaccende i riflettori sulla gestione dei flussi migratori. L’episodio si è subito trasformato in un nuovo scambio di accuse tra lo scrittore Roberto Saviano e il ministro delle Infrastrutture, nonché leader della Lega, Matteo Salvini. «Giorgia Meloni, Matteo Salvini, Matteo Piantedosi, siete stati voi a fermare le ong e a rendere il tratto di mare di fronte alle coste di Crotone sguarnito», ha attaccato Saviano sui social. Lo scrittore, celebre soprattutto per i suoi reportage sulla criminalità organizzata, punta il dito contro la linea dura del governo Meloni sugli sbarchi. «Le ong avrebbero salvato i naufraghi di cui oggi il mare ci restituisce i corpi senza vita – insiste Saviano -. Le ong, che voi avete fermato, avrebbero fermato la tragedia». Oggi il ministro dell’Interno Piantedosi ha ribadito la volontà del governo di mantenere la linea dura sugli sbarchi irregolari e ha parlato della necessità di fermare le partenze, più che regolare gli arrivi.


Lo scontro social

Immediata la replica di Salvini, che durante il governo Conte 1 – nelle vesti di ministro dell’Interno – ha inaugurato la prima stagione di lotta all’immigrazione irregolare. «Non una parola contro i trafficanti di esseri umani che hanno condannato a morte decine di innocenti: la propaganda di certa sinistra non si ferma nemmeno davanti a una tragedia come questa e offende lo sforzo immane di donne e uomini della Guardia Costiera che salvano vite», ha scritto il leader della Lega sui suoi profili social in risposta a Saviano. L’ultimo capitolo dello scontro social è la contro-replica dello scrittore, che precisa: «Io i trafficanti di esseri umani so chi sono, li denuncio da sempre insieme alle ong», scrive lo scrittore taggando alcune delle più note organizzazioni no-profit attive nel Mediterraneo, come Medici senza frontiere, Mediterranea e Open Arms. «Salvini e i suoi compari i trafficanti li finanziano», conclude lo scrittore.


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