Droni abbattuti su diverse città russe, la furia di Putin: «Vigiliamo contro la feccia neonazista»

Il presidente russo ha chiesto ai vertici dei servizi sicurezza di mantenere alta la soglia di attenzione

I servizi di sicurezza interni russi (Fsb) devono essere vigili per sventare i tentativi della «feccia» che cerca di provocare divisioni interne usando le armi «del separatismo, del nazionalismo, del neonazismo e della xenofobia». Questa la reazione del presidente russo Vladimir Putin dopo che questa mattina alcuni droni ucraini sono stati abbattuti sul territorio russo. Putin ha avvertito i vertici di sicurezza che i pericoli derivanti da questi fenomeni stanno aumentando e ha chiesto all’Fsb di sorvegliare il confine ucraino per sventare eventuali nuove azioni di sabotaggio. Oggi il ministero della Difesa russo ha detto che due droni ucraini sono stati neutralizzati la notte scorsa mentre erano diretti contro alcune infrastrutture civili nella regione di Krasnodar, sul Mar Nero. Sempre questa mattina, poi, lo spazio aereo sopra San Pietroburgo è stato temporaneamente chiuso a causa di un «oggetto volante non identificato». Le notizie di attacchi ucraini con i droni avevano fatto pensare che i blitz potessero aver raggiunto anche le aree più a nord della Russia. In tarda mattinata, invece, lo spazio aereo è stato riaperto e il ministero della Difesa russo ha chiarito che la chiusura si doveva allo svolgimento di un’esercitazione aerea sopra la città.


Foto di copertina: ANSA/CREMLINO


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