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Attacchi con i droni in territorio russo. Kiev: «L’Ucraina non colpisce la Russia». Mosca: «Non gli crediamo»

Continua il botta e risposta tra le autorità ucraine e quelle di Mosca dopo la serie di incursioni con droni, avvenute nel territorio della Federazione Russa

Continua il botta e risposta tra le autorità ucraine e quelle di Mosca dopo la serie di incursioni con droni, avvenute nel territorio della Federazione Russa. Il consigliere del capo dell’ufficio del presidente ucraino, Mikhail Podolyak, ha negato su Twitter le accuse secondo cui Kiev avrebbe attaccato ieri, 28 febbraio, le regione russe. «L’Ucraina sta conducendo una guerra difensiva per liberare tutti i suoi territori», ha affermato Podolyak, per il quale in Russia stanno crescendo processi di panico e disintegrazione, «una manifestazione dei quali è un aumento degli attacchi interni da parte di oggetti volanti non identificati contro strutture infrastrutturali». La Russia, dal canto suo, ha invece ribadito di non credere a quanto detto dal consigliere di Volodymyr Zelensky. «Non gli crediamo», ha sottolineato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, rispondendo a una domanda in proposito, come riferisce l’agenzia Ria Novosti. Ad intervenire sulla questione era stato lo stesso presidente russo, Vladimir Putin. Nella giornata di ieri 28 febbraio, il leader del Cremlino ha infatti avvertito i vertici di sicurezza che i pericoli derivanti da questi fenomeni sono in aumento, chiedendo inoltre all’Fsb di sorvegliare il confine ucraino per sventare eventuali nuove azioni di sabotaggio.


Nel frattempo, secondo il ministro della difesa russa – come riporta Ria Novosti – sarebbe «stato evitato il tentativo di un massiccio attacco con droni alla Crimea, sei droni sono stati abbattuti, altri quattro disattivati», ha detto il funzionario di Mosca, aggiungendo inoltre che nel raid «non si registrano vittime». Sull’altro fronte, invece, la difesa aerea ucraina ha abbattuto un drone russo nel cielo sopra la regione di Kiev: lo ha annunciato il colonnello Yuri Ignat, portavoce dell’Air Force, come riporta Ukrainska Pravda. Secondo il ministero della Difesa britannico l’esercito russo ha iniziato a lanciare i suoi droni kamikaze Shahed dalla regione di Briansk, in Russia, una mossa che rappresenta una minaccia maggiore per Kiev. Nel suo rapporto pubblicato su Twitter, il ministero commenta che probabilmente l’attacco con gli Shahed del 26 febbraio scorso è partito dalla regione di Bryansk – che si trova a circa 200 km dalla capitale ucraina – mentre l’unico sito di lancio osservato da metà dicembre 2022 era quello della regione di Krasnodar, al di là del Mar d’Azov. «Un secondo sito di lancio darebbe ai russi un diverso asse di attacco, più vicino a Kiev», commentano gli esperti di Londra. Nel frattempo, il ministero della Difesa rileva inoltre che Mosca sta probabilmente esaurendo le sue scorte di droni kamikaze poiché prima dell’attacco del 26 febbraio non c’erano state segnalazioni di droni utilizzati in Ucraina dal 15 febbraio.


Foto copertina: ANSA/UKRAINE WEAPONS TRACKER

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