Covid, Cartabellotta (Gimbe) avverte: «I contagi Covid sono ampiamente sottostimati»

Secondo i dati sono 8,63 milioni le persone che non hanno ricevuto nemmeno una dose di vaccino

Negli ultimi sette giorni calano i pazienti positivi al Covid (-9,4%) e dei decessi (-6,6%). Restano stabili, invece, i ricoveri nei reparti di degenza ordinaria (-1%) e in leggera risalita le ospedalizzazioni in terapia intensiva (+3%). È quanto emerge dal monitoraggio della Fondazione Gimbe, analizzando i dati della scorsa settimana, ossia dal 24 febbraio al 2 marzo. Rispetto alla rilevazione precedente, nel report di Gimbe emerge dunque una diminuzione di nuovi casi (26.658 contro 29.438 rispetto a due settimane fa), così come dei decessi (228 contro 244, con una media di 33 al giorno rispetto ai 35 della settimana precedente), e delle persone in isolamento domiciliare (144.636 contro 165.641). Quanto alla pressione ospedaliera, secondo quanto riferito da Gimbe i pazienti ricoverati con sintomatologia Covid sono 3.297 contro i 3.331 della settimana precedente, mentre aumenta lievemente il numero di pazienti positivi ricoverati in terapia intensiva, pari a 137 contro 133 rispetto alla precedente rilevazione. «Dopo l’aumento della settimana scorsa – dichiara il presidente della Fondazione Gimbe, Nino Cartabellotta – si è registrato un nuovo calo dei nuovi casi settimanali, che rimangono comunque ampiamente sottostimati. Da oltre 29mila nella settimana precedente scendono a oltre 26mila, con una media mobile a 7 giorni di oltre 3.800 casi al giorno».


La situazione nelle regioni

Secondo il report di Gimbe i nuovi casi nell’ultima settimana si sono concentrati in 4 regioni: in Molise (+5%), nella provincia autonoma di Bolzano (+7,7%), in Abruzzo (+9,7%) e in Valle d’Aosta (+63,2%). Nelle restanti 17 regioni o province autonome i dati relativi ai nuovi casi giornalieri sono in miglioramento. Quanto alla situazione ospedaliera, secondo i dati aggiornati sino al 2 marzo il tasso nazionale di occupazione da parte di pazienti Covid è in media del 5,2% in area medica. La regione migliore è la Lombardia con l’1,7% di posti letto occupati da pazienti Covid, mentre in Umbria il numero dei posti letto nei reparti ordinari occupati da pazienti positivi al virus è del 13,4%. Guardando alla situazione nelle terapie intensive, invece, la media nazionale si attesta al 1,4% di posti letto occupati da pazienti Covid. Le regioni migliori sono le Marche, la Basilicata, la provincia autonoma di Trento e la Valle d’Aosta (0,0%), mentre la Sardegna risulta essere la regione con il più alto tasso di posti letto occupati da pazienti Covid in terapia intensiva (4,4%).


La copertura vaccinale anti-Covid in stallo

In stallo, invece, le coperture dei richiami per i vaccini anti-Covid. Secondo i dati della Fondazione Gimbe, al 2 marzo 2023, sono 8,63 milioni le persone che non hanno ricevuto nemmeno una dose di vaccino. Al contempo, sono state somministrate 5.967.572 quarte dosi e il tasso di copertura nazionale è fermo al 31,2%. La platea per il terzo richiamo (quinta dose, ossia 3.146.516 persone di cui 2.298.047 over 60, 731.224 fragili e immunocompromessi e 117.245 ospiti delle Rsa) è di 3,1 milioni di persone: al 2 marzo sono state somministrate 482.887 dosi, con un tasso di copertura nazionale per le quinte dosi è del 15,3%.

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