«Volevano truccare il concorso in magistratura», nei guai un docente universitario e un candidato. La denuncia del procuratore Lo Voi

Un segno identificativo sul tema di una delle tre discipline previste così da renderlo riconoscibile all’incaricato alla correzione

Un segno identificativo sul tema di una delle tre discipline previste così da renderlo riconoscibile per il commissario incaricato alla correzione. Questo il meccanismo per truccare il concorso in magistratura ordinaria scoperto e reso noto dal procuratore di Roma, Francesco Lo Voi, nel corso di un convegno alla Corte dei Conti. «La vicenda non è più coperta da segreto investigativo», ha spiegato, raccontando quanto appreso dalle indagini svolte sul concorso in magistratura. «Per un errore questo messaggio con il segno identificativo è stato trasmesso sul telefono di un altro commissario», ha continuato il magistrato. Uno sbaglio fatale che è costata la denuncia immediata del fatto da parte di chi aveva ricevuto il messaggio. «Quest’ultimo ha denunciato quanto avvenuto e nel giro di pochi giorni abbiamo identificato i protagonisti avviando un procedimento penale», ha raccontato Lo Voi. «Abbiamo cercato i profili penali e se non avessimo avuto il reato di tentato abuso d’ufficio un fatto come questo che a me appare grave, non avremmo potuto fare assolutamente nulla».


Esclusi a vita dai concorsi in magistratura

Il tentativo di truccare il concorso in magistratura citato dal procuratore Lo Voi risale allo scorso settembre, come chiarisce il ministero della Giustizia. Il caso era stato denunciato agli organi di vigilanza del ministero, che hanno trasmesso poi la pratica al Csm e alla procura di Roma guidata dallo stesso Lo Voi. Il commissario coinvolto nel tentativo di truccare il concorso è stato rapidamente sostituito e sono stati poi annullati gli elaborati del candidato coinvolto, per essere poi spediti alla procura. Alle persone coinvolte nel tentativo di truffa, come previsto per legge, è stata preclusa a vita ogni altra possibilità di ritentare il concorso in magistratura. Nel processo il ministero della Giustizia si è costituito parte civile.


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