Napoli, De Laurentiis contro le frange estreme del tifo: «Nessun investimento nello stadio se non teniamo fuori i violenti» – Il video

Il presidente del club ha criticato gli episodi dopo il match con l’Eintracht: «Sono stati 300 cani sciolti che cercavano un pretesto per scontrarsi con la polizia»

«Quando c’è di mezzo l’autorità costituita i reietti non aspettano altro che unirsi per fronteggiare le forze dell’ordine. Tutto quello che può essere racchiuso in un confronto tra tifoserie in realtà è un pretesto per mettere a dura prova l’ordine costituito». Aurelio De Laurentiis, il giorno dopo la partita di Champions tra Napoli ed Eintracht segnata da violenti disordini per le strade della città sia prima sia dopo il match, e nei giorni precedenti al centro delle polemiche per il divieto di vendita del biglietto ai tedeschi, ha criticato duramente le frange estreme della tifoseria. «Sono 300-400 persone, che ieri erano fuori come cani sciolti appresso alle forze dell’ordine, con la scusa di fronteggiarsi con i tedeschi», ha aggiunto il presidente del club, che già in passato ha condannato manifestazioni violente del proprio tifo. De Laurentiis si è detto inamovibile su un punto: se non verranno cambiate le regole per l’accesso allo stadio e per la condotta da tenere durante le partite, non ci saranno investimenti di ristrutturazione degli impianti. «Bisogna applicare la legge inglese agli stadi italiani, non si può pretendere che investiamo i nostri sodli per rifare degli impianti che poi vengono devastati»,ha detto il presidente, «non esiste questa possibilità, lo stadio deve essere un luogo sacro».


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