Migranti, la lettera di Bruxelles ai leader Ue prima del Consiglio fa sperare l’Italia: «Serve un approccio europeo e bilanciato»

Fonti di governo italiane sottolineano come sia stato dato «ampio spazio alle priorità dell’esecutivo di Roma per una riforma complessiva sul tema che sia più equilibrata»

In vista del Consiglio europeo, calendarizzato il 23 e il 24 marzo, Bruxelles torna a parlare di immigrazione. E lo fa con una lettera, inviata a tutti i leader dei 27 Paesi membri, nella quale si fa il punto sui principali temi di attualità tra cui, appunto, quelli relativi ai migranti. Sul quale fonti di governo italiane, citate da Ansa, sottolineano come sia stato dato «ampio spazio alle priorità dell’esecutivo di Roma per una riforma complessiva sul tema che sia più equilibrata». Per la presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, «il terribile naufragio a largo della Calabria è stato un vivido richiamo all’urgenza della nostra azione», si legge nella missiva, nella quale viene auspicata «una soluzione equa e duratura», raggiungibile «solo attraverso un approccio europeo e bilanciato. Possiamo – spiega – raggiungere più traguardi se agiamo assieme». Tale approccio, annuncia von der Leyen, vede inoltre una «mobilitazione di 110 milioni di euro addizionali ai 208 già impegnati per la cooperazione anti-trafficanti».


Nella lettera, la presidente della Commissione Ue sottolinea come «l’equilibrio è al cuore del Nuovo Patto di Migrazione e Asilo ed è per questo che dobbiamo cogliere l’occasione ora seguendo la Roadmap comune del Parlamento Ue e del Consiglio e verso un accordo prima della fine della legislatura». Allo stesso tempo «le misure operative discusse all’incontro di febbraio mostrano quanto possiamo fare ora. Ho evidenziato 4 aree per un’azione immediata: il rafforzamento dei confini esterni, procedure di frontiera e di rimpatrio rapide; affrontare il tema dei movimenti secondari e assicurare un’effettiva solidarietà; lavorare con i nostri partner per migliorare la gestione della migrazione», spiega la numero uno dell’esecutivo europeo secondo cui «in un mese ci sono già stati dei progressi in tutte e 4 le aree», conclude la lettera. Nella missiva si parla anche, spiega Ansa, di cooperazione rafforzata, di search and rescue, di solidarietà, ricollocazione, con un focus sul Nord Africa e facendo riferimento all’emigrazione economica legale.


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