Gelo della Casa Bianca sul vertice Putin-Xi: «Vogliono un mondo con le loro regole: nulla fa sperare alla fine della guerra»

L’attacco di Washington ai leader di Cina e Russia

Mentre a Mosca è in corso il vertice tra Xi Jinping e Vladimir Putin, gli Stati Uniti accusano la Cina di non avere una posizione imparziale sulla guerra in Ucraina. «E se vuole giocare un ruolo costruttivo dovrebbe sollecitare la Russia a mettere fine al conflitto», sollecita il portavoce del consiglio per la sicurezza nazionale Usa John Kirby, aggiungendo che rispettare la carta Onu significa che Mosca deve ritirarsi da tutta l’Ucraina. «La Cina e la Russia vorrebbero vedere il mondo giocare con le loro regole», ha aggiunto Kirby. Dopo averla definita ieri, 21 marzo, «un matrimonio di interessi», il portavoce americano ha ribadito il concetto sottolineando che non definirebbe la relazione tra i due Paesi come un’alleanza. «Finora la Casa Bianca non ha sentito nulla da Putin e Xi che induca gli Usa a credere che la guerra in Ucraina finirà presto», ha chiosato ricordando che alcune società cinesi «hanno fornito materiale ad uso duale (militare e civile) a Mosca».


Cos’è successo al vertice Cina-Russia

Dal vertice Cina – Russia, d’altronde, non è uscita alcuna proposta di cessate il fuoco, nessuna svolta per trovare una soluzione al conflitto. Ma un semplice rafforzamento dell’asse «strategico» tra Mosca e Pechino per «un nuovo ordine mondiale». Intanto, in Occidente si alza la tensione per l’annuncio del Regno Unito sull’invio di armi all’uranio impoverito per Kiev. Sul piano di pace cinese nessun sviluppo sostanziale. E gli States avvertono Xi Jinping: «Putin ha difficoltà di risorse belliche, un cessare il fuoco congelerebbe la linea del fronte dandogli tempo e modo di riorganizzarsi». Anche se nei giorni scorsi la Casa Bianca aveva già detto all’Ucraina di non accettare un eventuale proposta di cessate il fuoco. «Ogni tentativo di congelare il conflitto – aveva poi dichiarato il consigliere presidenziale ucraino Mikhailo Podolyak – lo farebbe protrarre. Un cessate il fuoco significherà una cosa sola, una guerra non finita che brucia nel cuore d’Europa».


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