Rivolta dei tifosi juventini contro lo chef Bruno Barbieri. Ma a farli infuriare è il vicepresidente del Codacons omonimo

Sotto attacco il cuoco per colpa di un’omonimia

Bruno Barbieri è stato in tendenza su molti social lunedì 27 marzo 2023, e non per un manicaretto insegnato ai concorrenti di Masterchef, né per una recensione discussa nel programma dove confronta provincia italiana per provincia italiana l’ospitalità in quattro hotel concorrenti. Il noto chef è stato bersagliato di invettive e critiche da gran parte del popolo juventino sul web. Truppe non particolarmente dotate di palati fini, e infatti non era il menù il bersaglio. Semplicemente il povero chef Barbieri è stato scambiato con un omonimo avvocato che aveva fatto infuriare i colori bianconeri. Il vero colpevole per loro era infatti Bruno Barbieri presidente del Codacons dell’Emilia Romagna e vicepresidente della stessa organizzazione dei consumatori a livello nazionale. Che lunedì mattina si era svegliato lanciando alla Gazzetta dello Sport l’idea di una maxi causa di risarcimento legata alla vicenda delle plusvalenze e dei contratti della Juventus con i propri giocatori. «Stiamo valutando», aveva spiegato il Barbieri avvocato Codacons, «l’opportunità di fare un’azione civile collettiva per tutti quegli sportivi che hanno visto partite che non erano regolari, perché non regolare era la campagna acquisti». Dopo la lapidazione social subita per lo scambio di persona alla fine la richiesta di risarcimento danni rischia di riceverla il Barbieri Codacons dal Barbieri chef. Fortuna per l’avvocato che il suo omonimo re delle cucine in tv non è juventino, anzi. Lo chef è di fede sia bolognese (per natali) che interista (per tradizione familiare) e non ama certo la Juventus.


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