In Evidenza ENISiriaUSA
ESTERIBancarottaCinaCorruzioneCriptovaluteFTXInchiesteSam Bankman-FriedTangentiUSA

Sam Bankman-Fried pagò 40 milioni di tangenti a funzionari cinesi, altri guai per l’ex Ceo di Ftx: nuova accusa dalla procura federale Usa

28 Marzo 2023 - 17:00 Redazione
I soldi sarebbero serviti a oliare gli ingranaggi delle trattative per ottenere lo scongelamento di un conto che era stato bloccato dalla Cina

Il cofondatore di Ftx Sam Bankman Fried, avrebbe pagato almeno «40 milioni di dollari» in mazzette a uno o più funzionari governativi cinesi. Questa è l’accusa mossa dalla procura federale degli Usa all’imprenditore fino a pochi mesi fa alla guida della grande piattaforma di scambio di criptovalute che ha dichiarato bancarotta lo scorso novembre. Secondo l’accusa, riportata dalla Cnbc, intorno a Novembre del 2021, uno dei conti appartenenti al fondo di SBF Alameda Research sarebbe stato congelato dalle autorità cinesi. Il denaro sarebbe stato quindi trasferito «da Bankman Fried e suoi collaboratori a beneficio di uno o più funzionari governativi cinesi in modo da influenzarli e indurli a scongelare il conto». La procura è convinta che questo non sia stato l’unico modo in cui SBF e persone a lui vicine avrebbero cercato di portare a termine l’operazione sul deposito, che conteneva almeno un miliardo in criptovalute. L’accusa si somma ad altri fatti già noti: dall’impero di Bankman Fried sono stati elargiti fondi a politici e associazioni no profit.

Il crollo

Alameda Research è lo stesso fondo al centro dello scandalo scoppiato con la bancarotta di Ftx. Sarebbe stata proprio la situazione finanziaria fumosa di Alameda a trascinare con sé l’intera piattaforma, che si suppone fungesse da appoggio per trasferimenti di denaro illeciti ai danni degli investitori in cripto. L’accusa si somma alle molte altre che già pendono su Bankman Fried, a cui a fine febbraio erano contestati già 12 reati diversi. L’imprenditore 31enne è stato arrestato lo scorso 26 gennaio alle Bahamas. Proprio ieri il team legale dell’uomo aveva raggiunto un nuovo accordo per la sua libertà vigilata che alla luce delle nuove accuse potrebbe dover essere rivisto. Il processo è previsto per il 2 ottobre.

Leggi anche:

Articoli di ESTERI più letti