Dora Piarulli torna a casa: il tribunale di Lucca accoglie la domanda dell’80enne traferita in Rsa contro la sua volontà

«Non mangia, rifiuta le medicine, si sta lasciando andare», aveva raccontato la figlia della donna denunciando l’ingiustizia contro la madre

Dora Piarulli, 80 anni, torna a casa. La giudice del Tribunale di Lucca ha accolto la domanda della figlia Anna di togliere dalla Rsa Sanatrix di Aulla sua mamma, entrata da un mese e mezzo nella struttura contro la sua volontà. Era stato l’amministratore di sostegno a decidere per lei lo scorso febbraio, dopo un ricovero all’ospedale Versilia. «Non mangia, rifiuta le medicine, si sta lasciando andare», aveva raccontato la figlia, denunciando l’ingiustizia contro cui lottava da settimane. «Voglio tornare a casa mia, con la Marina, con le mie cose, con i gatti, tutto», aveva detto pochi giorni fa l’80enne pugliese trapiantata in Toscana. Ora la bella notizia comunicata dall’avvocato Niccolò Domenici. Il ritorno di Dora a Camaiore avverrà nelle prossime ore, assistita dalla badante Marina nel posto che più ama al mondo. La donna ha smesso di camminare dopo l’ictus che l’ha colpita lo scorso luglio. Lo scorso 29 marzo, dopo una prima sentenza che aveva dato ragione all’amministratore di sostegno che aveva disposto il suo trasferimento in Rsa, il Tribunale ha proceduto per una nuova udienza, dando stavolta ragione alla donna. «Nella precedente udienza l’assistente sociale e l’amministratore di sostegno avevano detto che io ero l’unico ostacolo a impedire il ricovero di mia madre. E per quale motivo ostacolo il ricovero?», aveva continuato la figlia di Dora, «non certo per un pregiudizio nei confronti dell’amministratore, ma perché in tutti questi anni ho cercato di rispettare sempre i desideri di mia madre. Che vuole tornare a casa ed essere assistita da una badante in una casa idonea e che ha già tutte le strutture per poterla ospitare al meglio».


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