Il Parlamento europeo condanna l’Italia per lo stop alle trascrizioni di figli di coppie gay. E il Ppe si spacca

Ieri era stato il sindaco di Milano Beppe Sala a chiedere esplicitamente l’intervento delle istituzioni europee. I voti del centrodestra decisivi per l’ok all’emendamento

Il Parlamento europeo ha approvato un emendamento al testo della risoluzione sullo stato di diritto
che «condanna le istruzioni date dal governo italiano alla municipalità di Milano di sospendere la registrazione delle adozioni delle coppie omogenitoriali». L’emendamento è stato presentato dal gruppo liberal-democratico di Renew europe ed ha avuto il sostegno anche di Socialisti & Democratici, Verdi e Sinistra. A chiedere l’intervento delle istituzioni europee era stato ieri a Bruxelles lo stesso sindaco di Milano Beppe Sala: «Sono qui davanti al Parlamento, a nome anche di altri sindaci delle principali città italiane, a chiedervi di discutere e trovare una soluzione per quanto riguarda le registrazioni e i diritti dei bambini e delle famiglie arcobaleno, nonché la parità matrimoniale», aveva dichiarato Sala, spiegando in una conferenza stampa a beneficio dell’audience europea che «la legge in Italia è molto complessa: vieta le pratiche che consentono alle persone dello stesso sesso di diventare genitori. Come sapete noi abbiamo le unioni civili, ma non abbiamo la parità matrimoniale. E l’assistenza medica alla procreazione è garantita solo alle coppie eterosessuali. Mentre la maternità surrogata è vietata sia per le coppie eterosessuali, come per quelle omosessuali». E il Parlamento europeo oggi ha risposto all’appello di Sala, puntando esplicitamente il dito contro lo stop alle trascrizioni imposto dal governo di Giorgia Meloni.


Centrodestra europeo spaccato

La condanna dell’Italia sullo stop alle trascrizioni ha spaccato il Partito popolare europeo, la famiglia politica conservatrice continentale. Nel voto, passato per alzata di mano e con una maggioranza così solida da non richiedere conteggio elettronico, la delegazione di Forza Italia ha votato compattamente in difesa dell’operato del governo-Meloni. Ma altre delegazioni, in particolare quelle dei Paesi nordici e quella portoghese, avrebbero votato a favore del segnale politico in difesa delle famiglie arcobaleno. Il loro apporto – secondo quanto riferisce l’Ansa – sarebbe stato anzi decisivo per l’approvazione dell’emendamento, aggiungendosi al sostegno compatto di S&D, Verdi e Renew. La delegazione popolare tedesca, una delle più numerose all’Eurocamera, avrebbe lasciato invece libertà di voto ai suoi.


Foto: EPA/CHRISTOPHE PETIT TESSON

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