Il ministro Salvini: «Spenderò fino all’ultimo euro del Pnrr, datemi soldi in più»

Il ministro delle Infrastrutture: le critiche dell’Anac? Si sono offesi

«Del Pnrr spenderò fino all’ultimo euro, sempre che la Commissione europea abbia buon senso». Lo dice al Messaggero, il responsabile delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini, che risponde così alle accuse sui ritardi del suo ministero. E illustra anche alcuni progetti non contenuti nel Piano: «2 miliardi di euro nel settore idrico» e «1,6 miliardi per la riqualificazione delle case popolari». E il leader leghista chiede: «Datemi i soldi in più» rispetto ai 209 miliardi che secondo il ministro Raffaele Fitto non riusciremo a spendere. Aggiungendo che serve «una regia nazionale» per i progetti. Salvini dice che la riforma del codice degli appalti pubblici comporterà «riduzione delle fasi di progettazione», faciliterà la messa a terra dei progetti che le amministrazioni locali «hanno già in pancia». Per di più generando «più posti di lavoro» in un settore, quello edile, che con il superamento del Superbonus rischiava di trovarsi in ginocchio. E aggiunge che le critiche dell’Anac sulla scarsa trasparenza e il pericolo di affidi «al cugino o a chi mi ha votato» vanno rispedite al mittente. «Il presidente Giuseppe Busia dimostra cattivo gusto. Dimostra di non aver compreso il testo». Anche perché l’affidamento diretto sotto la soglia dei 150mila euro «era già nel codice precedente del 2020 e nella bozza del Consiglio di Stato. Dice che il Consiglio favorisce la corruttela?». E ancora: «Non vorrei l’Anac si fosse offesa» perché non sono «più cabina di regia» con poteri “politici” a monte «ma svolgono funzione di controllo». Stesso ragionamento per il subappalto: «La disciplina risponde alla normativa Ue. L’abbiamo solo applicata».


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