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No! Questo video non è stato girato durante le proteste in Francia per le pensioni: risale allo scorso dicembre

Riguarda, in realtà, i disordini scoppiati per le strade di Parigi dopo che vennero uccise tre persone al di fuori di un centro culturale curdo

Non cessano di far discutere le proteste contro la riforma delle pensioni in Francia, nei salotti televisivi come nei social. In molti casi, tuttavia, abbiamo visto come i disordini per le strade (anche grazie all’utilizzo dell’intelligenza artificiale) vengono dipinti in maniera più cruenta del reale, o in ogni caso distorta. L’ultimo caso, quello che affronteremo oggi, riguarda le riprese di alcuni veicoli ribaltati, che gli utenti sostengono siano state realizzate all’indomani dei disordini delle settimane passate.

Per chi ha fretta:

  • La clip di alcuni veicoli ribaltati o in fiamme è stata condivisa sui social
  • Si afferma che le immagini siano relative alle proteste scoppiate in Francia in merito alla contestata riforma delle pensioni.
  • Ma se i disordini per il provvedimento risalgono alle ultime settimane, il video circola già oltre tre mesi.
  • Questo perché riguarda, in realtà, i disordini scoppiati per le strade di Parigi dopo che vennero uccise tre persone al di fuori di un centro culturale curdo, nella capitale francese.

Analisi

«Il mattino a Parigi dopo le proteste assomiglia a un post-apocalisse». Queste parole accompagnano una clip di 19 secondi in cui vediamo veicoli ribaltati o in fiamme, lungo strade avvolte dal fumo e persone sparse, mentre in sottofondo sono udibili alcuni vetri che si rompono.

La condivisione risale al 27 marzo, e lascia dunque intendere che la baraonda sia frutto delle proteste scoppiate dopo l’approvazione della riforma delle pensioni che vuole aumentare da 62 a 64 anni l’età minima per lasciare il lavoro. La premier Elisabeth Borne ha deciso di ricorrere all’articolo 49.3 della costituzione per far passare il contestato provvedimento, scatenando l’ira dei cittadini francesi. Il fatto è avvenuto lo scorso 20 marzo. Ma le tensioni erano cominciate già nella metà del mese, quando Emmanuel Macron aveva già deciso di fare uso di un articolo della Costituzione per far approvare la legge senza passare da un voto del Parlamento.

Ma la clip in questione non ha niente a che vedere con tutto questo. La sua prima pubblicazione, infatti, non risale alle ultime infuocate settimane, ma a più di tre mesi fa: lo troviamo per esempio pubblicato sul profilo di Remy Buisine dallo scorso 24 dicembre, con la seguente didascalia: «Chaos dans le centre de Paris, des véhicules retournés et incendiés. Affrontements en cours». Una clip che ha avuto molto successo, raccogliendo 30mila likes e mezzo e 12.7 milioni di visualizzazioni.

La descrizione, tuttavia, non ci offre molti indizi su cosa stesse realmente accadendo al momento della registrazione. Per scoprirlo, proviamo a indagare sui disordini che si sono verificati a Parigi intorno alla vigilia di Natale: verifichiamo così che il 24 dicembre 2022 era il secondo giorno di manifestazioni organizzate dalla comunità curda dopo l’uccisione di tre dei suoi membri all’ingresso del centro culturale curdo Ahmet-Kaya di Parigi, in rue d’Enghien. Per l’episodio è stato fermato un 69enne, ex macchinista dell’Sncf – la società ferroviaria francese – ora in pensione. In quel periodo le immagini che abbiamo appena menzionato fecero molto discutere. La miccia della protesta sarebbe stata innescata dalla provocazione commessa dall’autista di un furgone. Nel parapiglia successivo, alcuni veicoli sarebbero stati ribaltati e uno avrebbe preso fuoco.

Conclusioni

Le immagini che ritraggono veicoli ribaltati o in fiamme provengono sì da Parigi, ma non riguardano le recenti manifestazioni organizzate contro la riforma delle pensioni: risalgono allo scorso dicembre, quando molti cittadini scesero in piazza dopo la morte di tre persone, uccise all’ingresso del centro culturale curdo Ahmet-Kaya di Parigi.

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