Berlusconi non cammina. Né sulle acque né sulla terra. Zangrillo smentisce le indiscrezioni: «Sono min***ate!» – Il video

L’ira del medico dell’ex premier con i cronisti: «Noi siamo persone serie, tutto ha un limite. Bisogna attenersi ai bollettini medici»

Silvio Berlusconi è in grado di camminare da solo, dopo sei giorni di ricovero in terapia intensiva? È bastata la semplice indiscrezione di stampa in tal senso a far perdere le staffe ad Alberto Zangrillo, medico personale dell’ex premier e direttore della terapia intensiva generale e cardiochirurgica del San Raffaele. Che ha definito l’ipotesi avanzata in particolare dal Corriere della Sera niente meno che una “mischiata”. «Se un paziente è in terapia intensiva cardiochirurgia vuol dire che non deambula», ha scandito Zangrillo parlando con i cronisti prima di far di nuovo ingresso nell’ospedale, nella serata di oggi 10 aprile. A Zangrillo, che pure nelle scorse ore aveva confermato un prudente ottimismo sul decorso del ricovero di Berlusconi, non sono proprio andate giù gli eccessivi scatti in avanti di alcuni media nel descrivere la ripresa dell’ex premier. «Noi siamo persone serie, tutto ha un limite. Bisogna attenersi a quello che abbiamo dichiarato oggi nel comunicato ufficiale io e il professor Ciceri», ha detto Zangrillo, stigmatizzando quella che ha definito un’attenzione «morbosa per un caso clinico che non è banale, ma merita un minimo di rispetto ed equilibrio nella sua narrazione». Il medico del leader di Forza Italia ha bollato come “falsità assolute”, prima, ancor più rotondamente come “minchiate” poi, le voci su un Berlusconi di nuovo in piedi, anche se per pochi attimi, dopo sei giorni di ricovero. «Un paziente ricoverato in terapia intensiva cardiochirurgia non deambula. Se cammina, ve lo porto», ha chiosato provocatorio Zangrillo.


Le ultime sulle condizioni di Berlusconi

Quella di Pasquetta è stata una giornata di «buon umore», era trapelato nelle scorse ore dall’entourage dell’ex premier, il quale «mantiene l’ottimismo». Uno stato d’animo inevitabilmente sostenuto dall’ultimo bollettino medico diffuso da Zangrillo e Ciceri. «Nelle ultime 48 ore si è assistito a un progressivo e costante miglioramento delle funzionalità d’organo monitorate», hanno scritto i due dirigenti medici.


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