L’avvocata della “veggente” di Trevignano: «Ha paura di aggressioni e sta male. Donazioni? Non ha mai fatto promesse»

Gisella Cardia si troverebbe in Italia secondo la sua avvocata, vivrebbe «asserragliata» perché teme di essere aggredita da chi le ha fatto generose donazioni, che potrebbero non essere mai restituite

Sta vivendo giorni complicati Maria Giuseppa Scarpulla, meglio nota come Gisella Cardia, la presunta veggente di Trevignano Romano della quale ha parlato la sua avvocata Anna Orlando dopo la sua scompagna dal paese sul lago di Bracciano. Come aveva scritto anche lo staff di Cardia sui social, anche l’avvocata conferma a Fanpage che la sua assistita non è scappata. E mentre c’è chi sostiene che si trovi in un convento a Bassano Romano, chi invece che sia scappata all’estero, Orlando chiarisce: «Gisella non è all’estero ma si trova in Italia. Quelle che stanno uscendo contro di lei sono accuse infondate, rispetto alle quali valuteremo di agire per vie legali. Benché mai può essere vero che abbia prelevato soldi dai conti della onlus. Vive asserragliata per paura di aggressioni non solo verbali da parte di terzi».


I malori sotto le feste

Prima di Pasqua, quando alcuni testimoni hanno raccontato di averla vista andare via con un trolley, la “veggente” avrebbe avuto problemi di salute: «Gisella Cardia prima di Pasqua come del resto gli anni scorsi è stata male, relativamente alle sofferenze che patisce in concomitanza delle festività – ha detto Orlando – Il periodo che precede la Pasqua è sempre stato per lei di sofferenza fisica, quest’anno gravato particolarmente da tutta una serie di attacchi mediatici che sta ricevendo su più fronti, molti dei quali privi di fondamento. Questo scavare nel privato delle persone, il sensazionalismo a tutti i costi, a mio avviso non è informazione”. Si ma dove la donna che sostiene di parlare con la Madonna e che ha mostrato le stigmate come prova di santità? “Non so dire dove si trovi per ora perché nonostante sia la sua avvocata, provi una grande stima per lei e ci sia un’amicizia tra noi non ho fatto domande, ho rispettato questo suo momento e non gliel’ho proprio chiesto. Se ha questa necessità di stare da sola e in preghiera la rispetto».


I soldi delle donazioni

A chi invece lamenta di aver fatto generose donazioni e che minaccia di volere indietro il denaro, l’avvocata di Cardia chiarisce che la sua assistita «non ha mai chiesto soldi». Lei anzi «ci teneva a specificare che dovevano essere loro per primi a pregare per le loro cause e che non avrebbero dovuto delegare altri». Il problema quindi è tutto di chi ha donato, visto che Cardia «non ha mai fatto promesse a nessuno», dice la sua avvocata. A proposito invece delle donazioni alla onlus, Orlando aggiunge: «Non entro nel merito ma i soldi delle donazioni finiscono nei bilanci non possono essere nascosti. Chi ha fatto donazioni è stata un’azione volontaria e in nessun caso sono arrivate in cambio di promesse di preghiere o guarigioni».

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