Abi, a marzo tassi ancora in crescita: «Sicuri nuovi rialzi». Rallentano i prestiti erogati

Nel bollettino mensile di marzo si evidenzia anche come siano tornate a salire le sofferenze bancarie, pur rimanendo «buona» la qualità del credito

Il rialzo dei tassi di interesse deciso dalla Banca centrale europea lo scorso mese ha immediatamente avuto effetti reali sui prestiti a famiglie e imprese. E, nel suo bollettino mensile, l’Associazione bancaria italiana sottolinea che «sicuramente ci saranno ulteriori rialzi». L’Abi scommette quindi che la Bce continuerà la sua battaglia contro l’inflazione senza tentennamenti, come d’altronde la presidente Christine Lagarde aveva annunciato a fine marzo, ribadendo che la manovra continuerà fino a quando nella Ue il tasso di inflazione non sarà portato al 2%. A marzo, il tasso medio sul totale dei prestito è passato da 3,65% a 3,81%. Il tasso medio per l’acquisto di immobili salito al 4% – dal 3,76% di febbraio – e quello di erogazione di finanziamenti alle imprese è salito al 3,9% contro il 3,5% del mese precedente.


Le sofferenze bancarie

Anche a marzo, per il secondo mese consecutivo, tornano a salire le sofferenze bancarie ma Abi assicura che la «qualità del credito resta buona». Le sofferenze al netto di svalutazioni e accantonamenti già effettuati dalle banche con proprie risorse sono state di 15,5 miliardi di euro, in lieve aumento rispetto ai 15,3 miliardi di gennaio e ai 14,2 miliardi di dicembre 2022. Rimangono comunque inferiori di circa 2,4 miliardi rispetto a febbraio 2022 e sono in calo di 73,3 miliardi rispetto al livello massimo raggiunto a novembre 2015 (88,8 miliardi). Il rapporto tra sofferenze nette e impieghi totali è stato pari allo 0,89% a febbraio, mentre a dicembre 2022 era allo 0,81% di dicembre 2022 e a febbraio di un anno fa all’1,03%.


I prestiti

Anche a marzo sono aumentati i finanziamenti a imprese e famiglie, ma la crescita ha subito una frenata. I prestiti sono cresciuti dello 0,5% (a 1.324 miliardi di euro) rispetto a un anno prima, contro il +1% a febbraio. A febbraio 2023, i prestiti alle imprese erano diminuiti dello 0,5% mentre quelli alle famiglie erano cresciuti del 2,5%. In particolare, la dinamica dei finanziamenti alle famiglie è risultata in calo rispetto al mese precedente per la componente dei prestiti per l’acquisto di abitazioni (+3,7% rispetto a +4,3%) e stabile per il credito al consumo (+3,1% come nel mese precedente).

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