Non solo Trentino, la migrazione degli orsi fino in Piemonte e Friuli nell’ultimo report della provincia sui Grandi carnivori. Jj4 l’animale più stanziale tra i monitorati

L’ultima ricerca condotta dal Servizio Faunistico della Provincia Autonoma di Trento risale al 2021. Tra cattura peli e «grattatoi» le difficoltà nei metodi di tracciamento degli esemplari

Intrappolata in un tubo e sedata, l’orsa Jj4 è ora sotto custodia. Dopo aver aggredito e provocato la morte del 35enne Andrea Papi, sarà un tribunale nei prossimi giorni a decidere sul suo destino. E mentre il dibattito sull’abbattimento si accende tra chi accusa la provincia di Trento «di vendetta inutile e crudele» e chi invece chiede la vita di «un animale assassino», la questione di fondo su cui esperti e animalisti si interrogano è sulla gestione del progetto Life Ursus e sulla reale convivenza tra orsi e uomini nel territorio trentino. A fornire dettagli in più su spostamenti, modalità di monitoraggio genetico e tracciamento degli orsi è l’ultimo rapporto disponibile sui Grandi Carnivori datato 2021. Realizzato dalla Provincia Autonoma di Trento la ricerca è stata condotto dal coordinamento del Servizio Faunistico della PAT – Settore Grandi carnivori in collaborazione con enti del territorio, tra cui l’Associazione Cacciatori Trentini e diversi volontari.


Il reale numero di orsi e i metodi di tracciamento tra cattura peli e «grattatoi»

Quello che emerge dalle prime righe del documento è «il numero minimo certo» di popolazione di orsi «composta da 69 giovani adulti, cuccioli esclusi». Cifra non molto distante dalla quota di esemplari di partenza pari a 60 del progetto avviato nel 2007. Dalla quota minima certa si passa poi alle stime. Il rapporto parla di una grossa difficoltà nel dare conto dell’effettivo numero di esemplari presenti sul territorio. «In relazione al progressivo aumento numerico e di area di distribuzione della popolazione, diventa sempre più difficile individuare tutti i genotipi degli orsi presenti», si legge. Ma come si cercano gli orsi? Il tracciamento viene fatto attraverso un monitoraggio genetico eseguito ogni due anni, con meccanismi che sembrano avere ancora poco a che fare con metodi ben strutturati e, per quanto possibile, scientifici. Nella descrizione il documento spiega di un monitoraggio basato o sulla cattura di peli mediante filo spinato ed esche olfattive, o «sul controllo dei grattatoi», in primis tronchi d’albero, utilizzati tipicamente dagli orsi per grattarsi la schiena. Altro metodo è quello di seguire le tracce, comprese quelle lasciate da eventuali danni causati dagli stessi animali. «L’analisi del Dna dei campioni raccolti poi permette di riconoscere individualmente e di dare un nome a ciascun orso», continua il documento. Arrivando alla questione centrale: «In linea teorica, se si fosse in grado di effettuare uno sforzo di raccolta grande e distribuito su tutto il territorio alpino in cui è presente la popolazione di orso, potremmo raccogliere campioni di tutti gli orsi presenti ed avere quindi un censimento completo della popolazione», continua il report sulla difficoltà attuale di monitoraggio. «Questo è ciò che è stato possibile fare nei primi 10-15 anni di esistenza della popolazione, in cui l’area occupata e il numero di animali erano più limitati». Ma ora i metodi basati su grattatoi e “cattura peli” sembrano non essere più sufficienti. Ecco perché a questo punto del report gli esperti cominciano a parlare di stime e non di dati certi, nonostante si evidenzi l’attendibilità «di una solida base statistica», che consentirebbe di «stimare la probabilità media di trovare ciascun esemplare». Secondo le stime il numero minimo certo di 69 orsi passerebbe così a un range dai 73 ai 92 esemplari, «senza considerare i cuccioli dell’anno, stimati in 12-14, per un totale che si aggira quindi attorno ai 100 esemplari».


Non solo un problema del Trentino. Orsi fino in Piemonte e Friuli: gli spostamenti tra animali emigrati e non più rintracciati

Nel corso del 2021 in provincia di Trento sono stati raccolti 983 indici di presenza, utili a comprendere gli spostamenti degli esemplari di orso. L’ultimo report disponibile registra anche i movimenti più lunghi effettuati dai giovani maschi stabilendo la distribuzione della popolazione di orso delle Alpi centrali su un’area di ben 30.550 km. Appare così evidente come la distribuzione degli orsi negli ultimi anni abbia cominciato a non riguardare più soltanto il Trentino. Tra le segnalazioni individuate sono coinvolte le zone «del Tirolo a nord», ma anche del «Piemonte, nell’area del Parco Nazionale della Valgrande a ovest» e in Friuli Venezia Giulia «nelle prealpi Carniche (a est)». Una questione a quanto registrato dall’ultimo documento disponibile tutt’altro che isolata a una provincia, e che riporta al centro la questione fondamentale della gestione degli esemplari e dei loro spostamenti. «Nel periodo 2005-2021 è stato possibile documentare la dispersione (vale a dire uscita dal Trentino occidentale) di 51 orsi», spiega ancora il report, «15 di questi (29%) sono morti o scomparsi, 6 (12%) hanno avuto un comportamento di dispersione negli ultimi anni e non si hanno informazioni recenti, 14 (27%) sono rientrati, 2 (4%) sono emigrati, 1 (2%) è in cattività; infine 13 (26%) sono ancora in dispersione».

Jj4 l’orsa più stanziale di tutte. L’animale con l’area di spostamento più piccola tra i radiocollarati

Al centro delle cronache per l’aggressione al runner Andrea Papi, l’orsa Jj4 compare nel report del 2021 nella triade di orsi monitorati «con telemetria satellitare», dotati cioè di un collare radio che ne facilita il tracciamento. Insieme a Jj4 di 16 anni anche un’altra femmina, F43 di 3 anni e un maschio M62 di 3 anni. Dalla mappatura degli spostamenti dei tre esemplari relativa all’anno solare emerge che Jj4 abbia frequentato ancora più degli altri due orsi «radiocollarati» sempre le stesse zone, in un’area anche meno vasta per 67 kmq contro i 217 kmq di M62 e i 114 kmq di F43. Nei tre riquadri evidenziati nella grafica qui di seguito è evidente come lo spazio in rosa che definisce la zona di movimento di Jj4 sia la più piccola e circostanziata rispetto al perimetro in blu e in verde.

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