Cherson, ferito l’inviato di Repubblica Corrado Zunino. Morto il suo collaboratore ucraino

A dare il tragico annuncio via Twitter lo stesso giornalista, ferito alla spalla: «Il proiettile ha centrato il mio grande amico Bogdan: un dolore infinito»

Il giornalista italiano inviato de la Repubblica Corrado Zunino è stato ferito oggi, mercoledì 26 aprile, vicino alla città di Cherson, dopo che il veicolo su cui viaggiava con il suo fixer è stata colpito. A riportare la notizia è lo stesso quotidiano romano che spiega, inoltre, come l’inviato sia stato assistito e ricoverato all’ospedale civile della città dell’Ucraina meridionale per una ferita alla spalla. E a confermare l’accaduto è stato poche ore dopo lo stesso giornalista, dando anche una tragica notizia: il collaboratore ucraino che era con lui è con ogni probabilità rimasto ucciso. «In viaggio da Cherson verso Odessa. Sto bene, ho una ferita alla spalla destra, sfiorata dal proiettile che ha centrato il mio grande amico Bogdan. Credo sia morto, all’inizio del Ponte di Cherson. Un dolore infinito. Avevo il giubbotto con la scritta Press», aveva scritto Zunino su Twitter.


Al telefono con la sua redazione, ha fatto un racconto dettagliato di quei momenti di paura: «Abbiamo passato tre check-point, Bogdan ha parlato con i militari ucraini e ci hanno fatto passare senza problemi. Non era una zona di combattimenti. Poi siamo stati colpiti, ho sentito un sibilo e ho visto Bogdan a terra, non si muoveva, ho strisciato fino a togliermi dalla fila del fuoco». E ancora: «Ho corso fino a quando non ho incrociato un’auto di un civile. Ero pieno di sangue, mi sono fatto portare fino all’ospedale di Cherson. Ho quattro ferite ma sono stato curato perfettamente. Ho provato più volte a chiamare Bogdan, non rispondeva. Era un mio grande amico, è una sofferenza atroce».


La Farnesina segue il caso

Sulla vicenda è intervenuto anche il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, che ha rassicurato sulle condizioni di salute del giornalista. «Corrado Zunino giornalista di Repubblica, rimasto ferito durante l’attacco di un drone a Cherson, sta bene ed è seguito dalla nostra Ambasciata a Kiev. Sono insieme al ministro Kuleba che mi ha assicurato la collaborazione delle autorità ucraine. Ho espresso solidarietà al direttore Molinari», ha scritto Tajani su Twitter. Anche il ministro degli Esteri ucraino è intervenuto sulla vicenda, confermando la morte del collaboratore che viaggiava con Zunino. «Nel momento in cui ho appreso la notizia di questo evento infausto, ho contattato le nostre forze militari che mi hanno dato i dettagli del caso. Sono entrati in contatto con il giornalista e faranno tutto quello che possono per aiutarlo», ha detto Kuleba a SkyTg24, «ai russi non interessa se sei russo, italiano o ucraino, loro semplicemente sparano».

Aggiornamento – Inizialmente il titolo riportava il ferimento del giornalista da parte di un drone, come riportato nelle prime ore dal Ministro degli Esteri. Il successivo racconto di Zunino non riporta notizie di un drone, ma di spari. Pertanto, abbiamo aggiornato il titolo.

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