Gli addobbi per la festa Scudetto a Napoli pagati col Reddito di cittadinanza: come viene sfruttata la tessera

La denuncia di Striscia la notizia: «I commercianti vendono oggetti per il tifo facendoli figurare come beni di prima necessità»

Da Reddito di cittadinanza a «Reddito di tifoseria» il passo è breve. La denuncia arriva da un servizio di Striscia la notizia, firmato Luca Abete. L’inviato della trasmissione di Canale5 è andato nel capoluogo campano per documentare le preparazioni della città in vista della festa Scudetto. Festoni, addobbi, bandiere e alcolici: tutti oggetti comprati utilizzando illegalmente il reddito di cittadinanza. Una pratica vietata, dal momento che il sussidio andrebbe utilizzato solo per pagare beni di prima necessità. «Il trucco adottato da diversi commercianti è vendere oggetti per il tifo facendoli figurare come beni primari: il reddito di cittadinanza così diventa un reddito di tifoseria», ironizza Abete. Nel servizio, l’inviato di Striscia si avvale di una “complice” per entrare con una telecamera nascosta in alcuni negozi di Napoli. La donna riesce ad acquistare una bandiera, alcuni addobbi e addirittura tre fumogeni pagando sempre con la carta del reddito di cittadinanza, con i commercianti che la rassicurano sul fatto che nessuno si accorgerà dell’inganno. «Non risulta il dettaglio del pagamento… Lo facciamo figurare come un piccolo elettrodomestico», spiega la commessa di un negozio di elettronica.


Leggi anche: