Fugatti firma una nuova ordinanza per abbattere l’orsa Jj4. La protesta degli animalisti

La prima ordinanza di abbattimento è stata sospesa dal Tar di Trento dopo il ricorso delle associazioni animaliste, che ora annunciano nuovamente battaglia

Continua l’acceso dibattito sul destino dell’orsa Jj4, catturata dai forestali e rinchiusa nel recinto del Casteller nella città di Trento dopo aver aggredito e ucciso il runner Andrea Papi nei boschi di Caldes, in valle di Sole. Il presidente della Provincia autonoma, Maurizio Fugatti, ha infatti firmato ieri – giovedì, 27 aprile – una nuova ordinanza di abbattimento per l’animale. La prima era stata sospesa dal tribunale amministrativo regionale di Trento dopo il ricorso delle associazioni animaliste, che ora annunciano ulteriori battaglie contro il provvedimento approvato in serata. Ma non solo: la Lega Anti Vivisezione (Lav) ha annunciato che presenterà a procura e carabinieri una diffida alla Apps, l’Asl veterinaria locale, contro l’esecuzione dell’animale che configurerebbe – dicono gli animalisti – «il reato previsto dall’articolo 544 bis del Codice penale, due anni di reclusione per mandanti ed esecutori, di uccisione senza necessità di un animale», scrive la Lav. «La data del prossimo 11 maggio, nella quale il Tar in sede collegiale avrebbe dovuto fornire il verdetto finale sull’orsa Jj4, visto il ritiro ieri sera da parte di Fugatti delle sue due prime ordinanze, rimane quindi il giorno in cui l’Asl veterinaria trentina, su ordine del Presidente provinciale, ha il mandato di eseguire la condanna a morte dell’animale», conclude. Due giorni fa si era espressa sulla vicenda anche la Procura della Corte dei Conti, dopo aver ricevuto diverse segnalazioni. Nonostante ci sia massimo riserbo sulla questione, la magistratura contabile – riporta il Corriere del Trentino – avrebbe aperto un’inchiesta sulla gestione degli esemplari negli ultimi anni e sulle azioni adottate dalla Provincia per monitorare gli orsi.


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