Assolto anche in appello il killer dei due poliziotti a Trieste. La rabbia dei parenti delle vittime: «Stanchi delle scuse»

La corte d’assise d’appello ha ritenuto il 30enne dominicano non imputabile per vizio di mente

Alejandro Augusto Stephan Meran, il cittadino dominicano di 30 anni accusato di aver ucciso due agenti di polizia in una questura di Trieste il 4 ottobre 2019, non è imputabile. La sentenza arriva dalla corte d’assise d’appello del capoluogo friulano, che ha confermato l’assoluzione arrivata in prima grado. Meran, per cui era stato disposto il ricovero in una Rems per almeno 30 anni, è stato ritenuto non imputabile per vizio di mente. «Siamo un po’ stanchi di sentire queste scuse: quanto è malato Meran, quanto sta male. Siamo stanchi di questa storia, però dobbiamo andare avanti e non ci resta niente altro da fare», ha commentato Fabio Demenego, padre di Matteo, l’agente di polizia rimasto ucciso nella sparatoria insieme a Pierluigi Rotta. «È un po’ un ripetersi di queste udienze, prese con molta leggerezza, però i giudici sono loro. Mi auguro solo che quando un giorno servirà loro l’aiuto di un agente di polizia e si presenterà un ragazzo di 20 anni… Magari ci pensano», ha aggiunto il padre di una delle due vittime.


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