Primo maggio, la replica del fisico Rovelli a Crosetto: «Condanno la Russia, ma questo governo fa scelte bellicose. L’invito a cena? Sarà un piacere»

Per lo scienziato «trattare con Putin è la via per trovare un modo di convivere su questo pianeta senza massacrarci»

«A me sembra scandaloso che la nostra Difesa, guidata da una persona così vicina alle industrie belliche, si occupi di fare il piazzista di armi, invece di occuparsi della difesa dell’Italia dalla guerra». Con queste parole, il fisico Carlo Rovelli rincara la dose in un’intervista al Corriere della Sera dopo che, dal palco del Concertone del primo maggio a San Giovanni, ha incluso il ministro della Difesa, Guido Crosetto, tra i «piazzisti di strumenti di morte». In Ucraina «cercare la vittoria totale – per il divulgatore scientifico – è andare verso la Terza guerra mondiale». Dopo aver definito «il Papa, i brasiliani», ma anche «i cinesi e gli indiani» come «la parte ragionevole del mondo», il fisico ha ammesso che «trattare con Vladimir Putin» potrebbe essere la via per «trovare un modo di convivere su questo pianeta senza massacrarci».


Il botta e risposta

Quello che Rovelli ha voluto denunciare dal palco è «l’idea che noi ci riteniamo in diritto di uccidere e poi ci scandalizziamo se lo fa un sistema politico che non ci piace», ha detto il fisico, condannando inoltre la Russia «con tutta la convinzione possibile». Tuttavia, spiega, «Voglio vivere in pace con il resto del mondo, non detestare il resto del mondo», aggiunge. A La Stampa Rovelli racconta invece che, dopo il suo intervento del primo maggio, «sono arrivati centinaia di messaggi, sono stato subissato. Insieme a tantissimi messaggi positivi, anche qualche insulto, pure forte, come è ovvio che sia». Ciò che non capisce, spiega lui stesso, «invece di usare le nostre risorse per fare ospedali, scuole, musica, lavoro, le cose buone del mondo, le usiamo per fare armi per ammazzarci l’un l’altro», argomenta. Crosetto lo ha invitato a discutere sull’argomento. «Ho apprezzato molto i modi eleganti e signorili del ministro – commenta Rovelli -. Però non si tratta di una questione personale, ma di una questione politica che vorrei discutesse il Paese», conclude, confermando – di fatto – l’invito a cena del ministro della Difesa: «Ovviamente – dice – per me sarà un piacere incontrarlo, se lo desidera».


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