Si presenta in caserma a Monza e chiede di essere arrestato: «Meglio il carcere che la comunità»

Un 35enne era affidato ai servizi sociali dopo una condanna per estorsione. Ma…

Un 35enne italiano si è presentato alla caserma di Vimercate in provincia di Monza per chiedere di essere arrestato. Era stato affidato in prova a una comunità come alternativa alla detenzione. Ma ha chiesto di tornare in cella. Il 35enne ha ricevuto una condanna a nove mesi di reclusione nel gennaio 2023. L’accusa era di estorsione nei confronti di un 33 enne. L’uomo ha presentato una denuncia ai carabinieri che, nel corso delle indagini, hanno svelato che quei soldi erano legati ad un vecchio debito di 600 euro maturato negli ambienti dello spaccio di sostanze stupefacenti. In realtà il dovuto era ad un’altra persona che aveva ceduto il credito a due italiani originari di Vimercate (tra cui il 35enne) che hanno dato il via ad una escalation di violenza. I due, racconta l’AdnKronos, avrebbero chiesto rate mensili da 300 euro alla vittima dal mese di agosto 2021, minacciandolo con violenze fisiche. Quando si incontravano il 33enne veniva colpito anche con dei calci al volto e poi perseguitato con una moltitudine di messaggi tramite WhatsApp e Messenger. Il 35enne ha provato a ricattare anche la madre dell’uomo. Toglendole una somma complessiva di 1.800 euro. Per lui erano arrivati gli arresti domiciliari. Poi il Gip ha ordinato il carcere. Tornato a settembre ai domiciliari, lo scorso novembre l’uomo è stato raggiunto da un’altra ordinanza di custodia cautelare sempre degli arresti domiciliari, in concorso con un 49enne per estorsione continuata ed aggravata in concorso nei confronti di una 57enne, avviata nel marzo 2022. Ora, però, l’uomo non ne ha voluto sapere di trascorrere le giornate in comunità e ha chiesto ai carabinieri di espiare il residuo della pena, un anno e 5 mesi. Dopo l’ordinanza del tribunale di Sorveglianza di Milano che ha sospeso l’affidamento, l’uomo è stato trasferito in carcere a Monza.


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