Tutto pronto per l’incoronazione di Re Carlo, è arrivato anche Harry. Ma siederà in terza fila e sarà il primo ad andarsene

Il principe ha raggiunto il Regno Unito a bordo di un volo dell’American Airlines, mescolandosi ai comuni passeggeri

Alla fine, il gran giorno è arrivato: l’incoronazione di re Carlo III e della regina consorte Camilla avverrà nella giornata di oggi, 6 maggio. Da mesi si sono ricorse indiscrezioni, supposizioni e teorie su tutti i dettagli della cerimonia, e parecchio si è speculato, in particolare, sulla partecipazione del principe Harry. Che alla fine, anche se sprovvisto della scomoda moglie Meghan, è arrivato. Ma all’ultimo momento, e sarà il primo ad andarsene. Ha preso un volo dell’American Airlines dalla California, mescolandosi ai comuni passeggeri, ed è atterrato nella tarda mattinata di ieri. I piani prevedono che lascerà Londra subito dopo l’incoronazione, a cui assisterà dalle retrovie della navata, in terza fila (e non in prima, accanto a William e Kate, come prevederebbe la linea di successione al trono). Ha passato la notte, secondo quanto riportano i tabloid, a Frogmore Cottage, la proprietà nel parco di Windsor che la regina Elisabetta gli aveva dato come dono di nozze ma che adesso il padre, re Carlo III, reclama e vuole indietro per il resto della famiglia reale. Nonostante l’alta tensione degli ultimi anni, comunque, Harry non ha potuto mancare a un giorno così fondamentale per la storia della sua famiglia.


Una corona tanto attesa

Carlo è rimasto in attesa della corona più di chiunque altro dei suoi antenati: ben 59 anni. E ha mostrato fino ad ora un carattere diverso da quello di sua madre, Elisabetta II, concedendo molte più informazioni personali al grande pubblico. E questo permette oggi di sapere che si ritiene un convinto ambientalista, attento alla natura e al pianeta, ma anche un appassionato di omeopatia e architettura sostenibile. Causa che abbraccia ormai da tanti anni e da prima che diventassero ampiamente condivise. Ama mangiare biologico, e in particolar modo i prodotti coltivati ad Highrove, l’amata residenza fuori Londra, dove sperimenta materiali eco-responsabili e un prodotto a base di aglio come pesticida, Lì avrebbe persino reintrodotto una razza di maiali, tra le più antiche del Paese. Per questo talvolta gli è stata cucita addosso l’immagine di uno stravagante, di «un principe che mangia il suo orto». Non solo l’ecologia, comunque, ha occupato la mente di Carlo. Sono rimasti per esempio memorabili i ‘black spider memos‘, i biglietti che mandava all’allora premier Tony Blair facendo pressioni sui temi più disparati, dalla guerra in Iraq all’agricoltura geneticamente modificata. Recentemente Carlo ha pure fatto capire che non gli piace la politica del governo in materia di richiedenti asilo (il premier, Rishi Sunak, promette di espellerli in Ruanda, per lui i migranti sono da accogliere) e che anche sul clima Downing Street dovrebbe fare di più. Eccentrico e moderno, ha provato a personalizzare anche la cerimonia di oggi, rendendola più accessibile e inclusiva, seppur densa di antichi rituali.


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