Juve, perché il Collegio ha ridato i 15 punti: ora possibile una riduzione della penalizzazione

I giudici del Coni chiedono a quelli della Figc di ridefinire le responsabilità dei dirigenti senza delega, aprendo la strada a una riduzione della penalizzazione

La sentenza della Corte della Figc che aveva inflitto 15 punti di penalizzazione alla Juventus era «carente» secondo il Collegio di garanzia del Coni, che nelle motivazioni della decisione che ha rimandato il procedimento alla stessa Corte spiega come la giustizia della federcalcio «ha fato riferimento a una generica, ma indimostrata, “colpevolezza diffusa”» dei consiglieri di amministrazione senza delega del club bianconero. Nelle 77 pagine con le motivazioni della sentenza, il Collegio di garanzia spiega di aver «censurato una pronuncia di merito, accogliendo il motivo di gravame», e ha quindi rispedito il fascicolo alla Figc perché ci sia una nuova formulazione. «Il venir meno, per un vizio motivazionale, della sanzione per questi ultimi – spiega il Collegio – si riflette anche sulla sanzione complessiva» inflitta alla Juve.


Con il rinvio del processo sportivo sulle plusvalenze alla Figc, il Collegio del Coni chiede di fatto di rimodulare la sanzione, con una possibile riduzione dei punti che saranno tolti alla Juve in classifica: «Considerato, infatti, che la misura della sanzione della penalizzazione inflitta alla Juventus risulta determinata in relazione alle accertate violazioni dei suoi rappresentanti e dei suoi dirigenti, nonché dei suoi amministratori senza delega, il venir meno, per l’accertato vizio motivazionale, della sanzione per questi ultimi si riflette, allo stato, anche sulla sanzione complessiva irrogata alla società e rende, quindi, necessaria una nuova valutazione della Corte Federale d’Appello sulle eventuali responsabilità dei singoli amministratori senza delega e poi anche della stessa società Juventus».


Il Collegio di garanzia del Coni chiede quindi alla Figc di specificare se l’apporto dei dirigenti senza deleghe, cioè quelli del Cda, sia stato adeguatamente valutato nel determinare i punti di penalizzazione. Nessun dubbio invece sulle responsabilità dei vertici juventini, per i quali le inibizioni sono state già confermate. Infatti, scrive il Collegio: «Dai nuovi elementi emersi che hanno giustificato la revocazione» del processo, «si è potuto rilevare l’esistenza di comportamenti non corretti “sistematici e ripetuti”». Per il Coni Collegio, quanto fatto dai dirigenti Juve è «frutto di un disegno preordinato di alterazione delle operazioni di trasferimento», che ha avuto «chiari effetti ..anche sulla sua leale partecipazione alle competizioni sportive».

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