La visita di Ursula von der Leyen a Kiev per la Giornata dell’Europa: «L’Ucraina è parte della nostra famiglia»

La presidente della Commissione Ue incontrerà Zelensky per ribadire il proprio sostegno e fare il punto sui negoziati di adesione all’Unione europea

Nel giorno in cui si festeggia la Giornata dell’Europa, la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen è volata a Kiev. Un viaggio simbolico, che serve sia a ribadire il proprio sostegno alla resistenza ucraina sia a riprendere i negoziati per avvicinare il Paese di Volodymyr Zelensky alla comunità europea. «È bello tornare a Kiev. Dove i valori a noi cari vengono difesi ogni giorno. È quindi un luogo appropriato per celebrare la Giornata dell’Europa. L’Ucraina fa parte della nostra famiglia europea», scrive von der Leyen in un tweet che la ritrae nella stazione di Kiev. Nei giorni scorsi, Zelensky aveva manifestato la volontà di rendere il 9 maggio Giornata dell’Europa anche in Ucraina.


L’avvicinamento

Una proposta che è stata accolta con favore anche dalla presidente dell’esecutivo Ue: «La mia presenza a Kiev il 9 maggio è simbolica, ma è anche il segno di un dato cruciale e molto concreta: l’Ue lavora fianco a fianco con l’Ucraina su molte questioni», ha aggiunto von der Leyen. Tra le «molte questioni» c’è proprio il percorso di avvicinamento all’Ue, ma anche il dossier sull’export del grano e il grande capitolo della ricostruzione post-bellica. L’impegno del governo ucraino sulle riforme necessarie ad entrare nell’Unione Europea – a partire da quelle anti-corruzione- sarà verificato nella sostanza dall’esecutivo europeo nei prossimi mesi. Pare che potrebbe essere ottobre il momento cruciale in cui i 27 Paesi membri decideranno se aprire o meno i negoziati di adesione con Kiev. Una decisione tutt’altro che scontata, dal momento che è necessaria l’unanimità di tutti i governi.


Un nuovo lancio di missili

Poco prima che von der Leyen arrivasse a Kiev, la capitale ucraina è stata colpita da un nuovo raid missilistico russo. Secondo i dati forniti dall’aeronautica militare, durante la notte l’esercito del Cremlino ha lanciato 25 missili sul Paese, di cui 15 diretti a Kiev. Complessivamente, 23 sono stati abbattuti dalla contraerea ucraina, mentre due missili sono riusciti a bucare il sistema di difesa di Kiev. Dalle prime informazioni, sembra che nella capitale non ci siano state nuove vittime. «Kiev si è alzata di nuovo e continuerà ad alzarsi anche in futuro», ha detto il capo dell’amministrazione militare della capitale Sergiy Popko. Per la giornata di oggi è stata diramata l’allerta antiaerea in 14 dei 24 oblast del Paese. Oltre alla Festa dell’Europa, il 9 maggio si celebra in Russia il Giorno della Vittoria sulla Germania nazista, un anniversario particolarmente sentito per il Cremlino.

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